La Cgil ha messo a punto un progetto di legge a iniziativa popolare per aggiornare la legge 300/70. In poche parole: un nuovo Statuto dei Lavoratori in grado di far fronte al cambiamento del mercato del lavoro che sta scivolando sempre più nella precarietà. Le principali iniziative di presentazione del progetto di legge in Veneto sono state illustrate a Mestre da Enrico Piron (segretario generale della Camera del Lavoro) e da Ugo Agiollo (segretario confederale). Il programma prevede 8 attivi dei delegati in tutta la provincia, ai quali sono state invitate le forze politiche, le amministrazioni locali e le associazioni del territorio.

La presentazione/consultazione degli iscritti alla Cgil - si legge in una nota della Camera del Lavoro veneziana - avverrà capillarmente in migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. Nella provincia di Venezia sono previste almeno 1200 assemblee nei posti di lavoro e nel territorio. Dopo aver avuto l'avallo della base della Cgil si aprirà la raccolta delle firme aperta a tutti.

La Cgil di Venezia in questi giorni ha messo in rete i documenti ufficiali  che servono per le assemblee e una serie di materiali utili per la consultazione. "La scelta - scrive ancora il sindacato - è infatti quella di diffondere al massimo la proposta e dare la parola capillarmente agli iscritti e per aprire  un confronto nel territorio. Il sito di riferimento è www.cgilvenezia.it che informerà puntualmente sulle varie iniziative. Inoltre su Facebook e su Twitter nelle pagine "Cgil Venezia" sarà possibile essere costantemente aggiornati. 

"L'obbiettivo di questa legge di iniziativa popolare - afferma Enrico Piron - é quello di unificare il mondo del lavoro che sempre di più sta subendo un attacco che va nel verso di una precarizzazione selvaggia" La Cgil per questo intende estendere i diritti a tutti i lavoratori con una legge che sia valida per tutto il mondo del lavoro.  "In questo Paese - insiste Piron - non ci devono più essere rapporti di lavoro dove non esistono i diritti fondamentali della persona. Non possiamo sopportare che ancora non siano rispettate le minime regole di civiltà. Vogliamo che la Costituzione entri finalmente in ogni posto di lavoro. Che vuol dire estendere i diritti a chi non ne ha". 

Le assemblee partiranno il 28 gennaio alle 15 a San Donà in piazza Indipendenza e a Mirano nella sede della Cgil in via Porara. Il 2 fabbraio alle 15 a Camponogara in sala consiliare e a Marcon nel centro Civico. Il 3 febbraio alle 15 a Chioggia in Municipio. Il 4 alle 15 in Camera del Lavoro a Mestre via ca' Marcello e a Scorzè in Comune. Il 5 alle 15 a san Stino di Livenza in Municipio. 

Piron e Agiollo insistono sulla straordinaria importanza di questa iniziativa da diffondere a tappeto e lanciano un appello: "Se non hai un sindacato in azienda - dicono i due sindacalisti - se la tua azienda è troppo piccola, se sei disoccupato, cassaintegrato o precario chiamaci che organizzeremo delle assemblee nelle Camere del Lavoro più vicine a te, per informarti dei tuoi diritti". Per due giorni in febbraio (probabilmente il 10 e 11) sarà il segretario generale Susanna Camusso a tenere le assemblee, "che non vogliono essere dei comizi ma dei confronti reali con lavoratrici e lavoratori", conclude la Cgil di Venezia.