"Veniamo a conoscenza dell'intenzione di Legambiente di procedere a un percorso di stabilizzazione dei propri collaboratori a dir poco singolare. Dopo un incontro interlocutorio con le nostre sigle, dove si era manifestata la possibilità di concordare modi e tempi per la stabilizzazione di circa 80 persone, l'associazione ha deciso di seguire una procedura che svilisce la dignità dei lavoratori e le corrette relazioni sindacali". Così, in una nota, il Nidil Cgil nazionale e il Nidil di Roma e del Lazio.

"L'ipotesi in piedi – continua il comunicato – è quella di rivolgersi a un sindacato compiacente, per firmare una rinuncia tombale di quanto maturato negli anni passati dai collaboratori a progetto, nonostante la disponibilità da parte nostra di aprire e strutturare in tempi brevi una trattativa. Contestualmente, è stato deciso di applicare un contratto nazionale più 'conveniente', firmato da qualche sindacato giallo. Il tutto, condito da una serie di esternazioni che descrivono il sindacato come dannoso, o al meglio inutile, per Legambiente. Vogliamo sperare che tale quadro sia dovuto solo a inesperienza e a iniziative isolate e non sia, invece, specchio di una cultura che ritiene che diritti, dignità e solidarietà sociale debbano valere solo all'esterno dell’associazione".