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Tensione sempre altissima alla Natuzzi. La cabina di regia sulla crisi dell'azienda, convocata per ieri (lunedì 10 ottobre) a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico, è slittata a data da destinarsi. Per oggi (martedì 11) è invece confermato l'incontro tecnico di Taranto, presso la sede della Provincia: previsto un presidio dei lavoratori. Tema dell'incontro dovrebbe essere la scadenza del 15 ottobre della cassa integrazione in deroga per 335 lavoratori, che dal giorno seguente si troveranno senza più alcun sostegno economico.
Le Rsu degli stabilimenti Natuzzi di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil e le segreterie territoriali e regionali di Puglia e Basilicata "stigmatizzano il comportamento del gruppo Natuzzi in quanto non rispettoso dei patti e degli accordi siglati al ministero dello Sviluppo economico e con le Regioni, utili a non mandare a casa nessun lavoratore anche in considerazione della proposta delle Regioni Puglia e Basilicata di utilizzare la cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2016 per 330 lavoratori, per i quali, dal 15 ottobre prossimo, non ci sarà più alcun ammortizzatore sociale". È bene ricordare, inoltre, che dall'accordo siglato il 23 settembre 2015 tra Natuzzi, ministero, Regioni e Invitalia il gruppo si appresta a ricevere 38 milioni di euro in contributi pubblici.
La mobilitazione, intanto, non conosce soste. "Altre manifestazioni saranno concordate attraverso le assemblee che si terranno negli stabilimenti e le riunioni con i lavoratori in cassa integrazione" affermano Rsu e sindacati: "Chiediamo inoltre ai politici, ai sindaci, alle istituzioni regionali e al governo di impegnarsi per il superamento positivo della vertenza della Natuzzi che interessa 2.200 famiglie del distretto della Murgia, area considerata in forte crisi".