"Il progetto della cessione a Mondadori della divisione libri di Rcs era noto da tempo. Nelle fasi di confronto con Rcs, sul piano di riduzione dei costi abbiamo posto la necessità che l'operazione di vendita della 'libri' non dovesse comportare alcuna riduzioni dei livelli occupazionali in essere. Avuta questa garanzia - che dovrà essere definita in una apposita intesa - resta il fatto che il gruppo Rcs perde un fattore di qualità della sua missione, riducendo il proprio perimetro e che, contestualmente, Mondadori assume una centralità che rasenta l'esclusività nel campo editoriale: una concentrazione che non può non essere attentamente valutata dall'Antitrust. Inoltre, tale concentrazione rischia di compromettere il ruolo delle piccole case editrici, che nel sistema commerciale che si determinerà finiranno per essere espulse dal mercato, con un evidente danno del pluralismo nel settore librario, a scapito soprattutto degli scrittori più giovani". Così Massimo Cestaro, segretario generale dell'Slc Cgil.