"Esprimiamo soddisfazione per le importanti novità annunciate dal governo, che dà la possibilità alle regioni, di utilizzare fondi ripartiti anche  in materia di sostegno al reddito dei lavoratori che nel 2017 termineranno mobilità o mobilità in deroga, risultato ottenuto grazie alla nostra mobilitazione del territorio". Così la Cgil di Livrono in un comunicato.

"Vista la novità introdotta che, di fatto, dà copertura a tutti i lavoratori in mobilità, in sede ministeriale abbiamo avanzato alla Regione Toscana la proposta di rimodulare, nell’importo o nel tempo, l’assegno che dovrebbe essere rivolto a quanti nel 2017 hanno perso, oppure perderanno, altri tipi di sostegno al reddito, che, ad oggi, la giunta prevede essere di 500 euro per sei mesi, e comunque chiediamo a Inps e governo di sciogliere velocemente il nodo relativo alla certificazione dei fondi da destinare a tale strumento", continua il sindacato.

"Ribadiamo, comunque, il fatto che l’obiettivo rimane la realizzazione e la creazione di posti di lavoro. Per tali ragioni, siamo di nuovo preoccupati per i ritardi nell’avanzamento degli accordi di programma di Livorno e Piombino, in particolare per quanto riguarda la Darsena Europa a Livorno e il progetto Cevital a Piombino. In merito alla drammatica situazione di Aferpi, chiediamo urgentemente la convocazione, da parte del ministro Calenda: non è accettabile, infatti, che, a meno di una settimana dalla scadenza della legge Marzano, non si sia ancora tenuto un aggiornamento ufficiale sull’andamento del tavolo tra governo e azienda. Non vorremmo trovarci di fronte a spiacevoli sorprese e, in ogni caso, non accetteremo che ritardi e inefficienze ricadano su lavoratori e cittadini di Piombino e della Val di Cornia", rileva la Cgil locale.

"Stiamo monitorando la situazione, ma, se entro il 28 giugno non ci sarà la convocazione da parte del governo, siamo pronti a intraprendere, in accordo con i lavoratori, ogni iniziativa possibile, anche la più estrema, pur di ottenere garanzie certe per il territorio e i lavoratori. Il tempo è scaduto e ora si deve passare dalle parole ai fatti", conclude la Cdl.