Ieri si è svolta la prima giornata di sciopero dei lavoratori dei bookshop di Skira di Milano. Lo riferisce una nota della Cgil. Lo sciopero, il primo mai svolto a Milano da quando i bookshop sono stati esternalizzati, è stato indetto per protestare contro l'inaccettabile abuso della normativa sul mercato del lavoro.

"A due giovani lavoratori assunti da 4 anni a tempo determinato, infatti, è stata comunicata la cessazione del rapporto di lavoro - spiega il sindacato -, mentre Skira ha già provveduto all'assunzione di altre due giovani lavoratrici a tempo determinato. Questo a dimostrazione che il lavoro di queste persone serve da vero e che l'azienda preferisce stipulare nuovi contratti di lavoro precari piuttosto che valorizzare coloro che da anni hanno dato tutto a questa azienda".

I lavoratori tutti, al fianco del sindacato, proseguiranno la lotta con altre giornate di sciopero, affinché l'azienda voglia rivedere la propria posizione, per ora comunicata solo verbalmente. La mobltiazione si inserisce in una più ampia battaglia che la Slc Cgil conduce da anni nel settore della cultura e della produzione culturale, nel quale i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori vengono troppo spesso calpestati o dimenticati.