"La Camera del Lavoro Metropolitana e la Funzione Pubblica CGIL Milano da sempre valutano positivamente ogni investimento in formazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Non possiamo quindi che considerare positivamente la proposta del sindaco di Milano Sala di corsi di formazione di lingua inglese per i lavoratori". Lo scrivono in una nota Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro di Milano e Natala Cremonesi, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Milano.

"Le risorse per la formazione si sono ridotte nel tempo, anche a causa di norme nazionali - scrivono Bonini e Cremonesi - siamo comunque sempre disponibili ad avviare il confronto per conoscere le disponibilità economiche, le eventuali risorse aggiuntive e definire un piano di formazione che riguardi tutte le lavoratrici ed i lavoratori e che non può limitarsi alla conoscenza della lingua inglese".

"Chiediamo inoltre - aggiungono i due rappresentanti sindacali - che si valorizzino le professionalità e competenze interne, prima di valutare l’intervento di soggetti esterni. Ricordiamo che il Comune di Milano dispone di un servizio dedicato, FIL, formazione interna linguistica, che da molti anni si occupa della formazione del personale e che è composta anche da docenti madrelingua, che devono essere messi nelle condizioni di operare a partire dalla disponibilità del Comune di avviare i dipendenti ai corsi".