In merito alla vertenza Mercatone business di Modena, il ministero dello Sviluppo economico ha convocato  il gruppo e i sindacati. La Filcams aveva chiesto l'incontro da oltre un mese, e la convocazione del presidio per il 13 marzo è stata determinante per sollecitare il ministero. L'azienda ha illustrato al Mise la situazione, come più volte ha già spiegato negli incontri con i sindacati. Questi ultimi hanno integrato, sottolineando le grandi responsabilità ed errori che, a loro giudizio, sono stati commessi dall'azienda in questi anni.

La Filcams locale ha indicato i propri obiettivi: "Primo fra tutti, la difesa massima dell'occupazione. Il perimetro da tutelare e difendere non può essere solo quello dei negozi 'performanti', individuati dall'azienda, ma quello di tutte le lavoratrici e i lavoratori che dovranno essere tutelati". I sindacati si sono assunti "la responsabilità di svolgere il proprio ruolo fino in fondo, chiedendo però a tutti di svolgere il proprio con altrettanto senso di responsabilità: al Mise è stato chiesto di farsi carico di mantenere stabilmente attivo il tavolo istituzionale, per verificare e monitorare costantemente l'evolversi della situazione, così come tutte le istituzioni dovranno svolgere il proprio ruolo per quanto di loro competenza, non ultimo il ministero del Lavoro, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali".

Il Mise ha accolto le richieste sindacali e ha già nuovamente convocato le controparti per il 1° aprile. Ha anche chiesto all'azienda di fornire ulteriori informazioni più dettagliate, compresi i riferimenti dei commissari nominati dal tribunale che intende contattare. "L'attenzione e il coinvolgimento delle massime istituzioni sono una novità positiva ed importante, tuttavia la vertenza sarà ancora lunga e molto complicata. È perciò evidente che lavoratrici e lavoratori dovranno essere costantemente informati e coinvolti anche con momenti di mobilitazione che sostengano ed accompagnino la difficile trattativa. Ce ne faremo promotori senza esitazioni, soprattutto nei momenti più determinanti per far sì che lavoratrici e lavoratori possano essere protagonisti nelle decisioni che riguardano il loro futuro", conclude la Filcams.