C'è speranza per la Melegatti, storica azienda dolciaria veronese che, grazie a mesi di lotta da parte dei lavoratori e ad un fondo maltese, ha ripreso la produzione. L'obbiettivo per tornare a crescere e a versare gli stipendi, congelati da agosto, è di produrre e vendere un milione e mezzo di pandori e panettoni, con la difficoltà ulteriore del ritardo nell'iniziare la produzione, che ha portato gli scaffali ad essere già occupati dalla concorrenza.

Ma a dare una mano ai lavoratori e alla loro azienda arrivano gli studenti e in particolare quelli di Rete e Udu (i sindacati studenteschi della scuola e dell'università) del Veneto: "Aiuteremo i lavoratori della Melegatti, che stanno lottando da mesi per salvare il proprio posto di lavoro, organizzando prenotazioni di vendita nelle classi e nelle scuole", dichiara Rachele Scapa, della Rete degli Studenti Medi Veneto: "Sono i nostri genitori, i genitori dei nostri compagni di scuola, i nostri futuri colleghi. Vogliamo difendere il lavoro e garantire un Natale e un futuro più sereno a tutti i lavoratori e alle loro famiglie".

"Siamo solidali alle operaie e agli operai della Melegatti", aggiungono i coordinatori di Udu Verona, Venezia e Padova, "ci attiveremo nelle università e negli spazi universitari per dare tutto il supporto necessario. A Natale vogliamo salvare il lavoro, ancora meglio se possiamo farlo mangiando un pandoro".