Marchionne ci ripensa: i 500 trasferimenti da Mirafiori alla Maserati di Grugliasco ci saranno. Lo ha confermato l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne che, a sorpresa, si è presentato ieri alla Maserati e ha tenuto una lunga riunione con i lavoratori

La riunione con i responsabili di reparto e i delegati era stata convocata dai dirigenti dello stabilimento intorno alle 11 per le 13,15. Senza alcun preavviso, all'incontro si è presentato Marchionne che ha chiesto di avere chiarimenti sui malumori e sulle proteste dei giorni scorse. Ottenute rassicurazioni ha confermato che da settembre a Grugliasco partiranno i dodici turni e che i 500 trasferimenti ci saranno.

I trasferimenti erano stati sospesi a causa dello scontro con i sindacati sul contratto: Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri dopo la rottura del negoziato hanno deciso il blocco degli straordinari in tutti gli stabilimenti. Inoltre alla Maserati è stato proclamato un'ora di sciopero dalla Fiom sull'organizzazione del lavoro e i turni. La Fiat che ha giudicato "incomprensibile" la protesta ha risposto congelando a sua volta gli straordinari in tutte le fabbriche e sospendendo i 500 trasferimenti da Mirafiori a Grugliasco.

Nella riunione, infatti, si è parlato anche di contratto: Marchionne ha detto di essere disponibile a dare l'aumento contrattuale ma vorrebbe darlo solo a chi lavora e non ai cassintegrati. "Meglio qualcosa in meno ma a tutti", hanno replicato i delegati una prima vittoria del buonsenso", commenta Roberto Di Maulo, segretario generale del sindacato autonomo Fismic, mentre Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, parla di "chiarimento positivo" e invia "a riprendere e a costruire le mediazioni necessarie per una conclusione positiva di una vertenza che si sta trascinando da troppo tempo".

Quella del trasferimento, "mi pare sia una scelta positiva, che conferma l'incremento dei volumi produttivi della Maserati e sgombera il campo da una dichiarazione che era sembrata puramente ritorsiva". E' stato invece il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine della presentazione della nuova segreteria confederale.