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Due milioni e 600 mila di ore di cassa integrazione richieste e autorizzate nel mese di febbraio nelle Marche di cui 550 mila ore di cig ordinaria, 1,6 milioni di cassa integrazione straordinaria e 500 mila ore di cassa in deroga. E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’Inps ed elaborati dall’Ires Cgil Marche.
Rispetto al mese di gennaio, si assiste ad un consistente calo nelle richieste di cassa integrazione ma occorre rilevare che a gennaio si era registrato un record assoluto nel ricorso alla cassa. In calo anche rispetto al mese di febbraio dello scorso anno. Si tratta di un segnale positivo, tuttavia occorre rilevare che sono valori ancora molto consistenti soprattutto a fronte dell’assoluta inadeguatezza degli stanziamenti previsti per la cassa integrazione in deroga che lascia troppi lavoratori nell’incertezza e a rischio di perdere il posto di lavoro o restare privi di ogni sostegno al reddito.
Occorre considerare poi che il contesto occupazionale marchigiano già pesantemente colpito dalla crisi. Infatti, secondo gli ultimi dati dell’Istat relativi al quarto trimestre 2013, si può parlare di vera e propria emergenza lavoro, con 3 nuovi drammatici record: 86.000 disoccupati, un tasso di disoccupazione che balza al 12,4% e la disoccupazione giovanile che raggiunge l’impressionante cifra del 36,1%.
Nel periodo settembre-dicembre del 2013 il numero degli occupati è sceso a 608 mila unità, ovvero, 28 mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,4%). Un calo che interessa sia il lavoro dipendente che quello autonomo. L’alto prezzo della crisi viene pagato sia dagli uomini, con 15 mila posti di lavoro persi, che dalle donne con 13 mila lavoratrici in meno.
Allarmante il quadro sulla disoccupazione con un tasso che raggiunge un nuovo drammatico record al 12,4%, ormai in linea con il dato nazionale. Assieme a quello Lazio, rappresenta il valore più alto delle regioni del Centro-Nord e che confina le Marche tra le regioni con le maggiori difficoltà occupazionali. Record anche per la disoccupazione femminile che raggiunge il 14,6%, ma preoccupa anche quella maschile che torna ad essere di due cifre (10,6%). I disoccupati marchigiani sono così 86 mila, 5 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2012, prevalentemente donne: un dato mai visto finora.
Particolarmente preoccupante è il dato di coloro che cercano il lavoro dopo aver perso quello che avevano: 44.000 persone a cui si aggiungono altre 19.000 che cercano lavoro per la prima volta, tentando inutilmente di entrare nel mercato del lavoro.
Ma quello che desta maggiori perplessità è il quadro negativo sul fronte dei giovani con una disoccupazione tra gli under 24 anni che, nelle Marche, ha raggiunto la cifra record del 36,1%: dunque nelle Marche più di un giovane su tre non riesce a trovare lavoro, una dramma che si somma alla piaga della precarietà che riguarda il 90% delle assunzioni.