“Continueremo a sostenere che la scelta fatta 40 anni fa a sostegno della legge 194 non vada affatto messa in discussione, semmai andrebbe rafforzata”. Ad affermarlo è la segretaria nazionale della Fp Cgil, Cecilia Taranto, stigmatizzando il gigantesco manifesto contro l'aborto fatto affiggere dalla Onlus ProVita lungo una strada di Roma.

“Ci sarebbe da chiedersi - prosegue - dov’è la politica, il Parlamento, che a 40 anni dall’approvazione della legge 194 non solo non ne pretende il suo rispetto immediato, a partire dal controllo di tutti i falsi obiettori di coscienza, ma permette addirittura un simile atto indegno di un paese civile”. 

Così come, aggiunge la dirigente sindacale, “perché ProVita, se è tanto attenta alla vita, non promuove una campagna tesa a restituire alle donne il diritto di procreare, ad esempio con una lotta incisiva contro il precariato oppure con una politica di sostegno alle donne? L’impressione è che, di nuovo, a fronte di una crisi devastante del Paese, si provi a colpevolizzare le donne. Lo schema è noto. Questa volta è troppo”, conclude Taranto.