Si è svolta ieri (18 gennaio) presso la Biblioteca della Camera dei Deputati un’assemblea degli agenti mandatari della Siae, alla quale hanno partecipato rappresentanti di Nidil Cgil, Simas Uil, Sam Siae, Pimmas e Unilas Siae: i sindacati cioè che non hanno firmato il protocollo d’intesa inviato dall’amministrazione dell’ente lo scorso 23 dicembre.

All’incontro erano presenti un centinaio di agenti mandatari, che hanno incaricato le organizzazioni sindacali di chiedere ai vertici della società una nuova convocazione al tavolo di contrattazione.

Dopo aver infatti inviato il protocollo d’intesa lo scorso 23 dicembre, il direttore generale Gaetano Blandini ha ignorato una richiesta di rinvio dell’incontro, previsto solo sei giorni più tardi, proveniente dalle cinque sigle sindacali presenti all’assemblea di ieri. Il protocollo, che è stato firmato da una minoranza di sigle sindacali, viene ritenuto irricevibile da Nidil e dagli altri sindacati che non lo hanno sottoscritto.

“L’atteggiamento del direttore generale della Siae prefigura un atteggiamento antisindacale, e ci riserviamo di intraprendere azioni legali in merito”, ha dichiarato la segretaria nazionale di Nidil Cgil, Maria Di Serio.

Preoccupato del futuro dei 600 agenti mandatari Siae si è detto l’on. Zazzera. “Mentre ai lavoratori viene decurtata la provvigione, sottratti diritti acquisiti e abolite libertà sindacali – ha sottolineato il deputato dell’Idv – c’è chi ha pensato di dismettere sul mercato gli immobili del Fondo pensione e gli stessi immobili della Siae a un valore di 230 milioni di euro contro un valore reale di 460 milioni di euro. Un’operazione che precede l’avvio del processo di privatizzazione di un ente economicamente sano, su cui si sono indirizzati gli appetiti di privati”.

“Il ministro Ornaghi deve prendere provvedimenti anche radicali – ha concluso il capogruppo Idv in Commissione Cultura – nei confronti di chi gestisce la Siae senza trasparenza e intende far pagare ai lavoratori operazioni spericolate e illegali. Chiederò peraltro alla commissione Cultura di conoscere lo stato dei bilanci della Siae per garantire condizioni di trasparenza”.