Prestano la loro attività in subappalto per Sea da ormai sedici anni. Sono i 63 lavoratori del Consorzio Lepanto oggi colpiti da quaranta licenziamenti. A causare il provvedimento, sostiene il Consorzio, il ridimensionamento della commessa Sea, mentre per i rimanenti 23 dipendenti il lavoro sarà garantito solo fino a giugno 2013, data in cui scadrà definitivamente il subappalto.

Un trattamento inaccettabile, sostengono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Usb Lp. E, di fronte a questa situazione, l’assemblea dei lavoratori, riunitasi oggi 21 novembre, ha deliberato all’unanimità di revocare la disponibilità offerta finora, ovvero smettere di sopperire alle carenze di personale in turno al fine di garantire il servizio – carenze provocate dalle limitazioni economiche dell’attuale subappalto –.

“I lavoratori dicono basta”, affermano in una nota le diverse organizzazioni sindacali. Per loro ci sono stati solo sacrifici, carichi di lavoro insostenibili, “e ora un ben servito, mentre qualcun altro aumenta gli utili di bilancio”.