In vista della scadenza dell’appalto con Sea, il prossimo 5 giugno i lavoratori della cooperativa Lepanto, che per 16 anni hanno assistito con la massima professionalità e disponibilità i passeggeri con ridotta mobilità (Prm) presso i terminal 1 e 2 dell’aeroporto di Malpensa, "si trovano ora senza alcuna certezza sul loro futuro". Lo affermano in una nota i sindacati di categoria.

“Il quadro complessivo prospettato alle organizzazioni sindacali da parte di Lepanto – dichiarano in un comunicato Gabriella Sierchio della Fp Cgil, Mirella Palermo della Fp Cisl, Gianluca Signorella della Fpl Uil, Carmelo Fotia dell’Usb – è che le condizioni contrattuali proposte da Sea risultano al limite della sostenibilità. D’altro canto Sea garantisce che le condizioni economiche proposte siano quelle di mercato. Mentre Sea e Lepanto si rimbalzano la responsabilità i dipendenti Lepanto attendono notizie sul loro futuro. È doveroso dare risposte che tutelino questi lavoratori. Basta con i rimpalli di responsabilità. Il servizio del Prm è un obbligo del gestore aeroportuale, e non può essere oggetto di speculazione sulle spalle dei lavoratori”.