"Ci sono volute cinque ore sotto la pioggia e all’interno dell’agenzia regionale del Lavoro per ottenere l’incontro, richiesto da tempo dai lavoratori dell'azienda Maflow di Trezzano (Milano), con il sottosegretario del ministero dello Sviluppo, Stefano Saglia". È quanto si apprende in una nota della Fiom Cgil Milano in merito ai nuovi sviluppi della vertenza Maflow.
"Giovedì 25 marzo nel pomeriggio i lavoratori della Maflow e il sindacato - si legge nella nota - spiegheranno anche a Saglia quello che da mesi spiegano a tutto il mondo: che la condizione per la ripresa dell’attività della fabbrica è il rientro di parte degli ordini Bmw che la casa automobilistica tedesca ha spostato in Germania. Per questo - aggiunge la Fiom -, venerdì 26 saranno a Monaco, davanti alla sede della Bmw tedesca, ma è evidente che solo un intervento deciso del governo potrà sbloccare una situazione che si trascina da troppo tempo".
“Valuteremo dopo l’incontro con il ministero - afferma Marcello Scipioni della Fiom di Milano - se le istituzioni hanno intenzione di occuparsi seriamente dei 330 lavoratori della Maflow e di salvare un’azienda che può e deve riprendere l’attività, oppure se ci troveremo di fronte all’ennesimo rimpallo di responsabilità o a promesse pre- elettorali. Discutere con Bmw, con o senza, il sostegno attivo del governo italiano fa la differenza”.
Maflow: Fiom, valuteremo dopo incontro al ministero
22 marzo 2010 • 00:00