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“Revocare la concessione dell’utilizzo dell’Auditorium per l’iniziativa ‘Defence Summit’, organizzata dal Sole24Ore per il prossimo 11 settembre, e alla quale parteciperanno i capi di Stato maggiore dei diversi corpi dell’Esercito italiano e i ceo delle più importanti industrie di armamenti”. È la richiesta del gruppo promotore Stop ReArm Europe – Roma, composto da oltre 70 realtà di tipo associativo, movimenti e partiti, contenuta in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Un’iniziativa contraddittoria
Nella lettera si legge: “La concessione dell’Auditorium per un’iniziativa come questa confligge tanto con le finalità statutarie della Fondazione ‘Musica per Roma’, che lo gestisce, quanto con la sensibilità delle e degli abitanti di Roma che si mobilitano quotidianamente per la fine della guerra in Ucraina, per lo stop al genocidio in corso a Gaza e contro le politiche di riarmo. Il Comune di Roma e la Regione Lazio sono entrambi soci fondatori e componenti essenziali della Fondazione ‘Musica per Roma’. Per questo ci rivolgiamo a Voi per chiedere la revoca della concessione dell’utilizzo dell’Auditorium. Roma dev’essere Capitale della Pace, non della guerra”.
Stop ReArm Europe ricorda che il Defence summit è stato presentato con le parole del ministro Crosetto, secondo il quale ‘La cultura della difesa incarna il principio fondamentale della cultura democratica’: “Non è su questo ossimoro che è nata la Repubblica italiana – si afferma – ancora stremata da due guerre mondiali, non è questa la visione sancita dalla nostra Costituzione, che, al contrario, ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra. Contro questo show dei mercanti di morte, l’11 settembre chiamiamo la città a promuovere un ‘Social Summit’ davanti all’Auditorium per dire con determinazione e creatività il nostro collettivo no alla guerra, al riarmo, al genocidio, all’autoritarismo”.
Gli appuntamenti
Gli organizzatori della protesta si danno il primo appuntamento il il 27 agosto alle 18 al Polo Civico dell’Esquilino in via Galilei, 57 a Roma.
“Contro questo show dei mercanti di morte chiamiamo la città a promuovere un Social Summit per dire con determinazione e creatività il nostro collettivo NO alla guerra, al riarmo, al genocidio, all’autoritarismo”, si legge nel sito di Attac Italia, che lancia il secondo appuntamento per l’11 settembre alle 9 davanti all’Auditorium.