Quella sul riutilizzo dei beni confiscati "sappiamo forse essere in questo momento la sfida più importante" nella lotta alle mafie, anche perché‚ "continuiamo a trattenere questi beni nella maglia delle burocrazie senza restituirle alla comunità senza farle diventare occasioni di crescita, di lavoro, di welfare". Lo ha detto la presidente della commissione antimafia, Rosy Bindi, a margine di una cerimonia a Catania in ricordo di Giuseppe Fava, il giornalista ucciso dalla mafia 31 anni fa. 

"Noi lavoriamo in tutta Italia - ha sottolineato la presidente Bindi - perché‚ la mafia non ha confini e quindi anche il nostro lavoro non ha confini. Tuttavia e chiaro che in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, continuano ad essere regioni particolarmente oggetto della nostra attenzione perché la casa madre resta qui anche se le mafie si espandono ovunque. Noi stiamo seguendo l'attualità, lo facciamo tramite il rapporto con la magistratura".