L’Italia nel mirino. Di chi? Della triade newyorkese, le agenzia di rating Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.
Che il nostro Paese fosse al centro della loro attenzione si sapeva. Già a maggio Standard & Poor’s aveva „avvisato“ l’Italia. Adesso, poche settimane dopo, arriva puntuale la seconda parte del copione: stavolta firmato Moody’s.

Ieri sera la stessa agenzia ha diffuso la notizia che l’outlook dell’Italia, in relazione alla sua affidabilità creditizia, potrebbe essere declassato in negativo nei prossimi mesi. In altre parole, i titoli di stato subirebbero un duro colpo di credibilità passando dall’attuale valutazione AA2 a una inferiore.

Con quali conseguenze? In primo luogo la raccolta del credito diventa più difficile e soprattutto più cara. E il debito cresce. Una spirale dalla quale diventa poi difficile uscire.

La preoccupazione delle agenzie di rating, in parte confermata dal Fondo Monetario Internazionale, è che l’Italia, a causa delle sue debolezze strutturali, della sua crescita a passo zero, e in ragione di politiche economiche e industriali incapaci di produrre ricchezza e redistribuirla, non sia in grado di far fronte alla doppia sfida crescita e abbattimento del debito pubblico.

Siamo quindi in quarantena, sotto osservazione come un malato altamente contagioso.

Ma quanto è affidabile il primario medico che controlla l’affidabilità dell’Italia e di quasi tutti i Paesi dell’area mediterranea più l’Irlanda?

Una prima risposta la si può cercare nella notizia proveniente dagli Stati Uniti. Qui, secondo fonti del Wall Street Journal, la SEC Securities and Exchange Commission, per fare un parallelo la temuta Consob statunitense, si appresterebbe a „fare i conti“ con Standard & Poor’s e Moody’s per la loro corresponsabilità nel diffondersi della crisi finanziaria. Una seconda, nel rapporto Fcic (Financial Crisis Inquiry Commission), una commissione di indagine parlamentare istituita dal Congresso USA dove si parla di disastro causato dalle agenzie.

Sino ad ora le agenzie di rating americane erano state lambite da polemiche e accuse di correo. Ora la SEC considera la possibilità di una causa civile contro Standard & Poor’s e Moody’s.

Tutti gli investitori del mondo guardano con estrema fiducia ai giudizi della „triade“ che rilascia il 95% di tutti i rating di affidabilità finanziaria. Qui sono da ricercare le ragioni delle accuse a Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. Possibile che non fossero in condizione di valutare i segnali della crisi esplosa nel 2007? Tutte e tre avevano rilasciato giudizi positivi sui titoli ipotecari USA da cui partì la crisi finanziaria.

Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch per ora fanno come le tre scimmiette e continuano il loro lavoro come se nulla fosse. Guadagnare montagne di soldi valutando l’affidabilità di Stati, aziende e titoli in generale. Prost!