E’ ormai chiaro a quasi tutti noi che la situazione dell’eurozona è critica e, se non si compiono significativi passi avanti, la stessa rischia di precipitare. Assieme abbiamo pensato che è nostro dovere in un momento difficile come questo provare a fare sentire la voce degli economisti e dei cittadini.

Abbiamo pertanto deciso di scrivere un appello (vedi allegato) che chiede alla presidenza italiana di questo semestre di convocare una conferenza per ridiscutere regole che in molti non rispettano più. E abbiamo indicato alcune possibili linee guida.

L’appello è già stato sottoscritto come primi firmatari da oltre 50 economisti italiani. Una volta raccolto un congruo numero di adesioni qui in Italia, intendiamo valutare l’opportunità di estendere all’estero il nostro Appello, coinvolgendo colleghi stranieri.

Siamo del tutto consapevoli che è quasi impossibile che due economisti la pensino al 100% allo stesso modo su temi così rilevanti, ed è quindi del tutto probabile che ciascuno di voi avrebbe singolarmente scritto in modo diverso, anche più efficace, l'appello, e lo può ritenere troppo blando o troppo duro.

Riteniamo però che in questo momento, più che essere soli con la propria “esatta” opinione, sia importante fare sentire la propria voce in molti per provare a produrre un cambiamento, essendo pienamente consapevoli che il punto più importante dell’appello è quello di spingere i leader europei a mettersi al tavolo per costruire nuove regole per un’Europa unita non più solo dalla moneta.

Per tutti i motivi indicati speriamo che voi e molti altri colleghi possiate darci una mano firmando e sostenendo l’appello.

L’appello si può sottoscrivere qui (indicando nome, cognome, università o ente di ricerca di appartenenza).

Comitato promotore
Leonardo Becchetti (Università di Roma Tor Vergata)
Roberto Cellini (Università di Catania)
Paolo Pini (Università di Ferrara)
Alberto Zazzaro (Università Politecnica delle Marche)