Sergio Cofferati è stato l'unico eurodeputato italiano, assieme al compagno del Pd Rosario Crocetta, a votare contro la risoluzione del Parlamento europeo sulla Libia che chiede ai 27 il riconoscimento del Consiglio nazionale della transizione e l'istituzione di una 'no-fly zone'.

"Ho votato contro - spiega Cofferati all'Ansa - perché un buon documento sulle iniziative da intraprendere per favorire un approdo democratico in Libia è inficiato da un'insensata e pericolosa minaccia di ricorso ad un'azione di guerra quale è oggettivamente l'organizzazione e l'attuazione di una 'no fly zone'".

Secondo l'ex sindacalista, l'utilizzo di atti di guerra come deterrente "è sempre un grave errore politico, ma lo è ancora di più nel Mediterraneo, una parte del mondo attraversata da forti tensioni". "Si ha la sgradevole sensazione - conclude Cofferati - che per molti governi occidentali la minaccia di portare agli estremi le opzioni di intervento sia funzionale a far dimenticare i loro silenzi e connivenze con il regime di Gheddafi".