Nel pieno dell’estate l’attività sindacale non va in vacanza. Numerose e pesanti sono le vertenze e le trattative in corso con aziende importanti e afferenti a diversi settori e relative all’apertura di procedure di mobilità. Se su un versante si registra la firma di accordi come per Securpol o Starwood Hotel, altrettanto non si può dire su altri fronti che impegnano le parti attorno a tavoli di difficile composizione, con centinaia di posti di lavoro in bilico, spesso in comparti che non dovrebbero conoscere crisi, come nel caso di Ericsson o Sistemi Informativi (Ibm) nell’information e communication technology.

SECURPOL - Il 22 luglio si è concluso al ministero del Lavoro il negoziato sulla procedura di licenziamento collettivo per 324 dipendenti avviata da Securpol Group. Il confronto ha consentito di realizzare un’intesa che scongiura i licenziamenti. L’intesa prevede: il contratto di solidarietà di 12 mesi eventualmente rinnovabili; l’incentivo all’esodo di 6.000 euro per coloro che volontariamente accederanno alla mobilità entro il 31 dicembre 2016 (oltre questa data, ferma la volontarietà, non c’è incentivo); l’assunzione in deroga di personale part-time con contratto a tempo determinato; la gestione degli esuberi con un nuovo modello organizzativo su base di adesione volontaria; il pagamento delle ore accantonate in banca ore. L’accordo rappresenta sicuramente una novità nel settore: il ricorso a una forma di lavoro ad orario settimanale ridotto e flessibile rappresenterà un esperimento sicuramente meritevole di verifica. L’accordo prevede anche un ritorno generale di tutti i lavoratori alla situazione originaria: le scadenze del contratto di solidarietà e del modello organizzativo sono parificate al 30 settembre 2019.

ERICSSON - La vertenza riguarda il licenziamento di 31 dipendenti di Ericsson IT S&S ma si inserisce in un contesto più ampio di tutto il gruppo, con la richiesta di avvio della procedura di mobilità per 400 lavoratori in tutta Italia. Al momento si registra un sostanziale stallo, con azienda e sindacati su posizioni praticamente inconciliabili relativamente alla volontarietà del licenziamento da parte del lavoratore che Ericsson vorrebbe limitare nel tempo, riservandosi – scadut termini della volontarietà – la facoltà di licenziare liberamente. Una proposta discriminante che poggia su una serie di condizioni vincolanti al negoziato, escludendo rifiutando qualsiasi soluzione che salvaguardi l'occupazione. Per questo motivo i sindacati intendono mantenere lo stato di agitazione a livello nazionale e ribadiscono con forza l’invito all’azienda di individuare concrete e reali soluzioni alternative.

SISTEMI INFORMATIVI - Sono ancora in stato di agitazione i lavoratori dell’azienda che fa capo al colosso Ibm che intende licenziare 156 dei 958 addetti impiegati complessivamente nelle quattro sedi di Roma, Milano, Torino e Perugia. Proseguono gli scioperi, così come vanno avanti gli incontri con l’azienda nel tentativo di scongiurare i licenziamenti. Per la Filcams esistono soluzioni non traumatiche in termini occupazionali, come i contratti di solidarietà che potrebbero essere utilizzati per attuare quel cambio di rotta annunciato da un piano industriale che Ibm in tempi di crisi ha presentato ma che, nei fatti, dimostra di non aver mai voluto realizzare

STARWOOD HOTEL/MARRIOTT - Con la cessione dei due ultimi alberghi di proprietà, si è conclusa la trasformazione del gruppo in una struttura di solo management; la presenza di diverse proprietà autonome rende di conseguenza più complessa la gestione delle risorse umane e delle relazioni sindacali, nonché la difesa di un modello organizzativo che esclude il ricorso alle terziarizzazioni. Alla luce della recente acquisizione da parte di Marriott, Filcams Cgil (in accordo con Fisascat e UIiltucs) ritiene che sia indispensabile fissare qualche paletto per lavoratrici e lavoratori, in attesa di informazioni certe rispetto alle intenzioni della nuova proprietà riguardo alla gestione delle risorse umane, ai modelli organizzativi e alle relazioni industriali. L’intesa sottoscritta nel corso dell’ultimo incontro con Starwood, oltre a convenire sull’ultravigenza degli accordi aziendali in essere, potenzia il ruolo di interlocuzione delle organizzazioni sindacali impegnando l’impresa in un percorso di informazione e confronto che eviti ricadute sull’occupazione legate all’operazione societaria in atto.

Quanto alla contrattazione di secondo livello, da segnalare i casi Canon, Gucci e Autogrill. Ecco a che punto siamo:

CANON - È stato siglato, dopo più di un anno di trattativa, il nuovo contratto integrativo per i mille dipendenti Canon Italia. Un confronto lungo e impegnativo che ha ridato vita alla contrattazione aziendale ferma ormai da più di dieci anni. Il rinnovo giunge dopo l’armonizzazione di tre diversi contratti nazionali. Tra i punti importanti dell’intesa, la valorizzazione della formazione e del capitolo relativo alla salute e sicurezza; la possibilità di assentarsi per indisposizione senza certificato medico per 5 giorni annui e la disponibilità di 40 ore annue per visite mediche. Stesso trattamento in caso di gravidanza e assistenza; il trattamento di malattia è integrato al 100 % dal 4° al 20° giorno. C’è l’impegno a regolamentare il telelavoro e i lavoratori remoti e a discutere di welfare aziendale; È stato inoltre istituito il premio di risultato. Dopo la pausa estiva verranno indette le elezioni per il rinnovo delle Rsu.

GUCCI - Dopo le assemblee dei lavoratori, l'incontro con Gucci del 26 luglio ha finalmente aperto una prospettiva per una trattativa ferma da diversi mesi. Azienda e sindacati hanno infatti convenuto che il confronto possa proseguire su due binari separati per classificazioni e salario variabile (l’azienda non ha fornito elementi utili a definire tappe fisse nella discussione) e per la revisione delle scale parametrali. Tale impostazione – che rappresenta senza dubbio una mediazione – sarebbe utile ad attivare da subito gli aumenti riservando il tempo della durata dell'accordo al proseguimento della trattativa sui punti che rimarrebbero sospesi. Sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’azienda si è impegnata a inserire nell'integrativo la programmazione trimestrale delle turnazioni e a prevedere il diritto per ciascun lavoratore ad avere un certo numero di due giorni di riposo consecutivi. La delegazione aziendale ha inoltre confermato la disponibilità a estendere gli istituti contrattuali collegati alla famiglia anche alle coppie samesex. Il tavolo è aggiornato a settembre per entrare nel merito dei punti più problematici.

AUTOGRILL - A un anno esatto dalla sottoscrizione del contatto integrativo aziendale si è convenuto con l’azienda di rendere meno interpretabile la normativa. Con un accordo ad hoc sono stati chiariti alcuni punti importanti su retribuzioni, premi di risultato e sulle maggiorazioni dovute per gli ex riposi in deroga. Sulla questione legata alle gare e ai subentri nei locali in gestione dalla rete autostradale è in corso un confronto con Fipe- Confcommercio per provare a garantire a lavoratrici e lavoratori coinvolti in un eventuale passaggio da un’azienda concessionaria a un’altra un trattamento equo, non penalizzante. I locali di Autogrill in gara sono 60. L’azienda ne ha confermati 47 e persi 13; 5 sono state le acquisizioni. Rispetto alla tornata precedente di due anni fa, il risultato appare sicuramente migliore: su 43 locali in gara, 26 furono confermati, nessuno acquisito, 17 persi.