Oltre 1 miliardo di euro pagato in voucher. Il 2015 si è chiuso con un'impressionante impennata nel ricorso a questo strumento, che dovrebbe essere destinato al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio. Nell’arco dello scorso anno, infatti, sono stati venduti 114.921.574 voucher, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014 (69.172.879), pari al 66%.

Un vero boom, insomma, che fa suonare "un campanello di allarme che non può essere sottovalutato”, secondo la Filcams, categoria della Cgil che tutela le lavoratrici e lavoratori del Terziario, Turismo e servizi, settori dove l’incremento dei buoni lavoro è significativo. "Lavoro domestico, pubblici esercizi, turismo e ora anche il commercio: il voucher - sostiene la Filcams - viene utilizzato spesso per 'mascherare' prestazioni di lavoro continuative e subordinate più che per regolarizzare rapporti di lavoro realmente occasionali".

Voucher: quando è il pubblico a sfruttarli, G. De Angelis 
La mappa dell'utilizzo in Italia 

La federazione del terziario della Cgil ricorda che le finalità del lavoro accessorio erano in origine "orientate a regolamentare attività occasionali e saltuarie". Ora però, con le modifiche introdotte prima dalla riforma Fornero e poi dal Jobs Act, "vi è il rischio concreto che l’effetto sia contrario, che il voucher incentivi l’irregolarità, non essendo più necessario alcun riferimento qualitativo al carattere occasionale della prestazione".

L’utilizzo di queste tipologie contrattuali, secondo la Filcams, sta aumentando la precarietà: "È necessario intervenire subito con controlli ispettivi più frequenti e mirati - insiste il sindacato - per contrastare tutti gli abusi. Nel comparto turistico è più che mai urgente l'apertura di un confronto più generalizzato con il governo. La contraddizione di un settore decisivo per l'economia del paese  che nei fatti genera solo precarietà e povertà per chi vi lavora, va affrontata immediatamente".

Veneto, stipendi bassi e troppi voucher 
VIDEO: Riccardo e il suo "contratto" (in voucher)

Sul boom dei voucher e sugli effetti più perversi di questo fenomeno è intervenuto oggi (16/2) anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: "C'è stato un aumento dei morti sul lavoro - afferma - non perché sono aumentati gli incidenti, ma perché con i voucher si copre il lavoro nero. Il lavoro, anche quando è stabile, non è stabile. Il voucher è lavoro irregolare. Possono coprire con un voucher un morto in meno".