Amnesty International presenta il prossimo 18 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, il rapporto "Volevamo braccia e sono arrivati uomini" che denuncia lo sfruttamento lavorativo dei braccianti agricoli migranti. Proprio il 18 dicembre di 22 anni fa fu varata la "Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei lavoratori e
lavoratrici migranti e delle loro famiglie", entrata a far parte a pieno titolo nel diritto internazionale nel 2003, dopo essere stata ratificata da 20 Stati membri. Ma l'Italia - ricorda Amnesty in una nota - così come gli altri stati europei, non l'ha ratificata.

Il Rapporto Amnesty si occupa dei lavoratori migranti stranieri provenienti dall'Africa subsahariana, dall'Africa del Nord e dall'Asia, impiegati in lavori poco qualificati, spesso stagionali o temporanei, per lo più in agricoltura, in alcune regioni dell'Italia meridionale. Le conclusioni del rapporto sono frutto, tra l'altro, di due missioni di ricerca fatte in Italia, nel febbraio 2012 (Milano, Roma e Rosarno) e tra giugno e luglio 2012 (Roma, area di Latina e area di Caserta), durante le quali i delegati di Amnesty International hanno svolto incontri e interviste con lavoratori migranti, organizzazioni non governative e altre organizzazioni della società civile, organizzazioni internazionali, sindacalisti ed esperti, oltre a rappresentanti della Direzione nazionale antimafia e delle Questure di Latina e Caserta.

Il Rapporto sarà presentato dall'autrice, Francesca Pizzutelli, ricercatrice di Amnesty International presso il Segretariato Internazionale dell'organizzazione, presso la sede di Amnesty International Italia, a Roma.