Ammortizzatori sociali finiti da sette mesi, nessuna reindustrializzazione, lavoratori abbandonati a loro stessi. E' quanto stanno vivendo i dipendenti della ex Om Carrelli, che oggi (venerdì 22 giugno) tengono a Bari un corteo promosso da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. L’appuntamento è alle ore 9 sul Lungomare Nazario Sauro (nel piazzale antistante la sede Inps), il corteo si conclude sotto la sede della presidenza della Regione Puglia. I sindacati chiedono all'ente regionale e ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro di “mettere a frutto strumenti di accompagnamento e sostentamento per gli ex dipendenti”. Fiom, Fim e Uilm spiegano che “a sette anni di distanza dall'annuncio della chiusura del sito si sono susseguiti tanti tentativi finalizzati al recupero produttivo del complesso industriale, ma tutti caduti nel nulla. Nel frattempo sono terminati gli ammortizzatori sociali, sono terminati i soldi agli ex lavoratori per assicurare le esigenze primarie a se stessi e alle loro famiglie".

I sindacati precisano che "le istituzioni, in primis la Regione Puglia che al momento è la sola attiva sulla vertenza, sta esplorando la possibilità di avviare nuovi progetti industriali". Fim, Fiom e Uilm di Bari "vogliono essere fiduciose nel buon esito di queste trattative, pur tuttavia c’è il problema esistenziale della incompatibilità fra i tempi dei percorsi possibili di reindustrializzazione (qualora risultino credibili) e le esigenze materiali degli ex lavoratori e delle loro famiglie". I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil chiedono "che la Regione e, con essa, i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, oggi rappresentati dal vice premier Di Maio, possano mettere a frutto strumenti di accompagnamento e sostentamento per percorsi complessi e drammatici quali quelli concretizzatisi con la vertenza ex Om Carrelli".