"Dopo 18 mesi la ricostruzione non solo è ferma, ma viene addirittura messa in dubbio. Non possiamo accettare questa situazione, uniti possiamo cambiarla e dare un futuro degno alla nostra terra e ai nostri figli". E' quanto si legge nel manifesto che annuncia la grande manifestazione nazionale indetta per il prossimo 20 novembre a L'Aquila dal titolo emblematico "Sos: L'Aquila chiama Italia. Macerie di Democrazia".

Gli organizzatori
,  riuniti sotto la sigla "Aquila anno 1" (www.anno1.org) chiedono un equo trattamento fiscale, garanzie per i disoccupati, cassaintegrati e precari del territorio e soprattutto la fine dell'emergenza e delle ordinanze in deroga.

E sempre il 20 novembre
verrà avviata la raccolta di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini per "una ricostruzione vera, trasparente e partecipata".