Uber deve assicurare agli autisti i medesimi diritti previsti per i lavoratori dipendenti. Lo ha stabilito il Tribunale del Lavoro di Londra confermando in appello una sentenza dello scorso anno che riconosceva a due autisti il diritto alle ferie e ai riposi pagati e il salario minimo. L'azienda aveva fatto ricorso in appello sostenendo che i suoi autisti sono lavoratori autonomi e non sono soggetti ad alcun obbligo nell'uso del sistema di prenotazioni ideato dall'azienda.

Arriva così un altro duro colpo alle attività di Uber nel Regno Unito, mentre la multinazionale sta lottando per mantenere la licenza per operare a Londra dopo che l'autorità regolatrice dei trasporti della capitale britannica aveva minacciato di revocarla. Il pronunciamento del tribunale si applica a tutti i 50mila autisti che lavorano per Uber nel Regno Unito (40mila a Londra). Uber ha annunciato che ricorrerà in appello anche contro quest'ultima sentenza, portando il caso davanti alla Corte d'appello ed eventualmente anche davanti alla Corte Suprema britannica.

Così ha risposto Uber con una nota ufficiale: “La maggior parte dei tassisti e degli autisti di noleggio privato sono stati considerati, per decenni, lavoratori autonomi, molto prima che la nostra app esistesse”, ha detto Tom Elvidge, acting general manager di Uber Uk. “Il motivo principale per cui gli autisti utilizzano Uber è che la nostra app dà loro la libertà di scegliere se, quando e dove effettueranno il loro servizio, motivo per cui abbiamo intenzione di andare in appello”.

"Il tribunale – prosegue il manager – rivendica il fatto che agli autisti viene richiesto di accettare l'80% delle corse una volta effettuato l'accesso all'app. Gli autisti che utilizzano Uber sanno che questo non è mai successo nel Regno Unito. Nel corso degli ultimi anni abbiamo migliorato notevolmente la nostra applicazione per garantire agli autisti un maggior controllo. Abbiamo investito in coperture assicurative per malattia o infortunio e continueremo a implementare l'applicazione per migliorare sempre più l'esperienza di chi guida con Uber", conclude il dirigente di Uber Uk.

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