Ritornare a contrattare le condizioni di lavoro e ridare agli 80 mila dipendenti italiani di Fca un contratto degno di questo nome. Queste le intenzioni che ispirano il convegno che la Fiom Cgil ha organizzato per la giornata di oggi, 21 aprile, a Napoli (ore 10, hotel Ramada, via Galileo Ferraris, 40).

L’orizzonte è rappresentato dalla scadenza del “contratto specifico” aziendale firmato sette anni fa da Fim, Uilm e Ugl; un accordo che ha privato le lavoratrici e i lavoratori di Fca (allora si chiamava ancora Fiat) del contratto nazionale di categoria, riducendo a uno i due livelli di contrattazione, provocando una perdita in termini di salario e di diritti. Ora, dopo la conquista di un contratto nazionale dei metalmeccanici firmato unitariamente al termine di un decennio di accordi separati, dopo gli anni della “resistenza” – con la Fiom rientrata in Fca anche grazie a una sentenza della Corte costituzionale che ne ha dichiarato illegittima l’espulsione -, per i metalmeccanici della Cgil è il tempo della proposta. Significativo, a questo proposito, il titolo del convegno di Napoli: “Ci siamo: la Fiom in Fca, contrattare il domani”.

In programma una pubblica discussione su come riaprire la contrattazione delle condizioni di lavoro negli stabilimenti Fca, insieme all'analisi della situazione occupazionale e delle prospettive produttive dell'impresa “americanizzata” nell'era Trump. A introdurre i lavori sarà Michele De Palma (responsabile automotive Fiom). A discuterne il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, delegate e delegati Fca di tutt’Italia, Walter Schiavella (Camera del lavoro Napoli), Giuseppe Spadaro (Cgil Campania). Nel corso della giornata sono previsti i saluti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. Concluderà Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. L'intera giornata sarà trasmessa in diretta streaming da RadioArticolo1.