"Caropane per ogni madre di famiglia, miglior vitto, orario ridotto o aumenti paga differenti (...). Preghiamo fare approvare queste rivendicazioni sacrosanti diritti al nuovo governo che sarà eletto in Italia". È il 25 giugno del 1953, l'Italia è piena campagna elettorale quando le mondine di Modena scrivono al segretario generale della Cgil Giuseppe Di Vittorio.

Calligrafia incerta e qualche imprecisione grammaticale
, d'accordo, ma il senso è fin troppo attuale. Qualche metro più in là, una bella foto di gruppo ritrae le lavoratrici del Porto Vecchio di Trieste, protagoniste degli scioperi rivoluzionari scoppiati nel gennaio del 1918 nei centri industriali dell'impero asburgico. Fino alla celebre immagine delle operaie Apollon in marcia durante l'occupazione della loro fabbrica.

Sono solamente alcuni esempi tra le centinaia in mostra al centro Congressi Frentani di Roma dal 16 al 21 gennaio. L'occasione è la settimana degli archivi storici, biblioteche e centri di documentazione della Cgil voluta dallo stesso sindacato insieme alla Fondazione Di Vittorio e al coordinamento nazionale degli Archivi storici, "prima importante iniziativa - spiegano i promotori - per valorizzare il grande patrimonio documentale" conservato in tanti anni.  Un patrimonio sparso in tutta Italia in una cinquantina di archivi, "rete consolidata negli anni attraverso attività di recupero, catalogazione e conservazione, per facilitare la conoscenza della storia sindacale".

Dunque, fino al 21 gennaio in tante città mostre, dibattiti, incontri, visite guidate e proiezioni di film (qui l'elenco completo) sempre a ingresso gratuito. In questi giorni sarà preparato anche un dvd con i materiali che documentano il lavoro della Consulta giuridica per acquisire i diritti in difesa dell’occupazione, della rappresentanza sindacale nelle piccole imprese e di sciopero nei servizi pubblici.

Attraverso la raccolta di documenti, libri, foto e video, spiegano in casa Cgil, "la rete degli archivi ci ricorda ogni giorno lo stretto legame tra memoria, storia e identità e la complessità dei fatti storici ai quali hanno partecipato il movimento operaio e il sindacato in Italia nel lungo cammino dei diritti individuali e collettivi".