"Il lavoro oggi è intollerabile, bisogna organizzarsi per ottenere condizioni migliori". È un Ken Loach a tutto campo, quello che si è visto stamani (18 dicembre) a Roma, nella cornice del cinema Quattro Fontane per presentare il nuovo film Sorry We Missed You. La storia di un corriere che consegna pacchi e viene pagato a pezzo: è "self-employment", gli dicono i capi, è imprenditore di se stesso (in Italia sarebbe lavoro autonomo) ma il ritmo sempre più frenetico del lavoro lo avvita presto in una spirale. Non ha tempo per i parenti, la moglie e i due figli, corre sempre, fa pipì in una bottiglia per andare più veloce. Non diciamo oltre sul film, che sarà nelle sale italiane dal 2 gennaio 2020 e non è perdibile.

Loach, a 83 anni e quasi 53 di cinema (l'esordio Poor Cow risale al 1967), riflette sul mondo dell'impiego contemporaneo: "Spero che il racconto comunichi la sensazione che lavorare così è insopportabile, è qualcosa che non possiamo più tollerare: si tratta di un sistema dettato dalle grandi imprese, sono loro che lo vogliono in questo modo. Un manager del magazzino di pacchi lo dice nel film: c'è aperta concorrenza tra un deposito e l'altro, il lavoro viene dato a chi è più veloce, economico e affidabile. Il prezzo da pagare è una classe operaia sfruttata oltre ogni limite. Non a caso il capo di Amazon è l'uomo più ricco del mondo: questa diseguaglianza così marcata non può proseguire". La questione del lavoro si intreccia con quella dell'ambiente: "Non è solo ingiustizia - spiega il regista -, ma è anche distruzione del pianeta: ciascuno di quei furgoni porta un pacco liberando carburante nell'aria, quindi ogni consegna brucia benzina. E questo colpirà sia i figli dei ricchi sia i figli degli operai".

Nel contesto si inserisce il ruolo dei sindacati. "Certo che possono fare qualcosa - risponde -: i sindacati devono riscoprire i loro metodi originari. Quando sono state create le trade unions la gente viveva proprio in queste condizioni che tornano oggi: per esempio, i muratori andavano individualmente in un cantiere e chiedevano se potevano avere un impiego. I portuali si presentavano intorno a una banchina, agitavano il loro cartellino e cercavano di farsi prendere per un lavoro temporaneo. Era una pratica che metteva l'uno contro l'altro. Il sindacato li ha organizzati. Oggi i sindacati non hanno bisogno di grandi uffici costosi: hanno bisogno di persone che siano in grado di organizzare i lavoratori, che siano impegnati e attivi, scendano nelle strade e vadano a parlare con le persone che lavorano".


Un'immagine da Sorry We Missed You

Il lavoro nella nostra epoca è "tempo rubato", dice Loach. "Le persone lavorano anche per trascorrere momenti felici con la famiglia e gli amici, ma questo diventa sempre più impossibile. Non vale solo per i dirigenti, ma anche per chi opera a livelli più bassi. L'uso della tecnologia significa che le persone sono reperibili sempre, giorno e notte. Ma attenzione: la tecnologia è neutrale, il problema è chi la possiede. Il corriere protagonista del film è governato dalla tecnologia, occorre invece fare il contrario: dobbiamo prenderla per migliorare la nostra vita".

Inevitabile parlare del voto in Gran Bretagna con la vittoria della Brexit. Il cineasta non si sottrae: "Non è stata una buona settimana - esordisce -. Le persone erano molto confuse: il leader dei laburisti Jeremy Corbin è stato trasformato in una figura impopolare da una propaganda molto più intensa del passato: eppure, anche così, una persona su tre l'ha ignorata e ha votato a sinistra. Ha vinto la destra - certo - ma in realtà, guardando al nostro sistema elettorale (l'uninominale secco, ndr), non serve una grande oscillazione di consensi per consegnare una maggioranza a destra o sinistra. Bisogna inoltre considerare che tutta la stampa, seguita anche dalla Bbc, ha raccontato ai cittadini che Corbyn era un razzista - e non lo è affatto - e perfino un sostenitore dei terroristi, l'ennesima bugia dato che si tratta di un pacifista".

È poi arrivata un'altra spinta contraria, spiega Loach: "Le bugie sono state propagate dai membri di destra del partito socialdemocratico: lo hanno fatto per distruggere il programma di sinistra radicale che si tentava di portare avanti. A quel punto chi li ascoltava ha pensato: 'Corbyn lo attaccano anche i suoi amici, quindi è per forza cattivo'. Proprio oggi Tony Blair farà un discorso contro la sinistra: ma Blair è colui che ha privatizzato le aziende pubbliche, mettendole nelle mani delle multinazionali, e probabilmente è anche responsabile di circa un milione di morti nella guerra in Iraq insieme a George Bush. Da lui non prendiamo lezioni". A chi gli fa notare che anche in Italia alcune figure del centrosinistra hanno attaccato il programma di Corbyn, il regista replica: "Sono loro i più pericolosi. Se c'è una lezione che ci lascia questa settimana è: stiamo attenti ai socialdemocratici di destra". Infine, parlando del suo cinema, Ken Loach conclude: "I miei film mostrano una situazione, non vi dico esplicitamente cosa pensare. Un piccolo lavoro deve farlo anche il pubblico: quindi organizzatevi e lottate per condizioni migliori".

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