“A pochi giorni dalla fine di un 2014 già molto travagliato, l'arrivo dei decreti attuativi sul Jobs Act non fa che complicare la situazione. Come Fiom Cgil di Firenze, chiudiamo l'anno con molte vertenze aperte sul territorio, basti ricordare Esaote che vede ancora lontano un accordo per noi possibile solo a patto che la Ricerca e Sviluppo rimanga a Firenze; o ancora, gli ex lavoratori della Shelbox di Castelfiorentino e della Tecnol di Barberino del Mugello in mobilità”. Così in una nota Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze.

“L'ultima apertura di procedura di mobilità è arrivata nei giorni scorsi – prosegue Calosi - dalla Rosss di Scarperia (di proprietà del Presidente di Confindustria Firenze) per la quale abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di confronto in Regione”.

“Come Segretario della Fiom di Firenze – si legge ancora nella nota - ribadisco che la linea economica di un Paese a vocazione fortemente industriale come l'Italia, non può essere demandata alla libera iniziativa delle imprese private, ma deve essere al primo punto dell'agenda di Governo, che deve dotarsi di un Piano industriale nazionale”.

“I risultati delle liste Fiom dei rinnovi Rsu come la partecipazione delle persone alle iniziative che abbiamo messo in campo nei mesi di ottobre, novembre e dicembre sono la dimostrazione della giustezza delle nostre proposte di cambiamento effettivo del Paese”, conclude Calosi.