“È gravissimo che dopo la chiusura irresponsabile dello stabilimento di Cassina de' Pecchi – avvenuta poco più di un anno fa – la Jabil continui a non voler trovare un'alternativa ai licenziamenti nello stabilimento di Marcianise”. Lo afferma Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom Cgil, alla vigilia del primo incontro che si terrà domani mattina (29 ottobre) presso il ministero dello Sviluppo economico sul caso Jabil dopo l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 380 lavoratori da parte della multinazionale americana dell'elettronica.

“Il ministero pochi mesi fa - ricorda l'esponente della Fiom - aveva avviato un tavolo di confronto per evitare questa prospettiva, già annunciata prima dell'estate, ma a oggi la multinazionale è rimasta completamente sorda agli appelli del sindacato e del ministero di via Molise. Da un mese le lavoratrici e i lavoratori della Jabil stanno scioperando a oltranza contro i licenziamenti, domani saranno in presidio sotto la sede del ministero a partire dalle 10. È giunto il momento che rispetto a questa vertenza intervenga immediatamente il Governo per impedire un ennesimo dramma sociale in Campania”.