Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno indetto lo stato di agitazione dei lavoratori della Italtractor di Potenza. Una protesta che ha già visto i dipendenti scioperare mercoledì 11 per quattro ore. A motivare la protesta, la decisione aziendale di non stabilizzare 16 lavoratori somministrati, che lavorano nello stabilimento a periodi alterni dal 2011. I sindacati denunciano che “le politiche industriali messe in campo da Italtractor sono assolutamente insufficienti per garantire il radicamento dello stabilimento sul territorio. Non è stato dato seguito, infatti, al piano di investimenti di 2,5 milioni di euro annunciato alle organizzazioni sindacali nell'aprile scorso”.

Per Fiom, Fim e Uilm tutto ciò determina sia la mancata stabilizzazione dei 16 lavoratori, sia “il deterioramento dello stabilimento, che invece necessita di un rilancio industriale anche alla luce della lunga crisi e dunque dell’uso degli ammortizzatori sociali degli ultimi anni”. I sindacati sottolineano che negli ultimi due anni “sono stati realizzati fatturati importanti, ciò grazie al lavoro e alla qualità garantita dalle professionalità dei lavoratori. È quindi inderogabile assicurare gli attuali livelli occupazionali, al fine di progettare e assicurare il futuro dello stabilimento attraverso l’esigibilità degli investimenti, l’internalizzazione di alcune produzioni che possono e devono realizzarsi all'interno dell’impianto”.