I residenti in Italia sono 59.433.744. E' questo il dato definitivo dell'ultimo censimento Istat, diffuso stamani (19 dicembre) dall'Istituto di statistica. Lo riferiscono fondi di agenzia. Censimento dal quale emerge un incremento del 4,3% rispetto al 2001, quando si contarono 56.995.744 residenti.

L'incremento è dovuto solo agli stranieri: in dieci anni sono aumentati di 2.694.256, mentre gli italiani sono diminuiti di 250mila unità, pari allo 0,5%.

Secondo il censimento, i cittadini stranieri crescono in tutte le regioni della Penisola. Gli italiani diminuiscono nel Mezzogiorno oltre che in Piemonte, Liguria e Friuli-Venezia Giulia. In particolare, i cittadini italiani aumentano nel 43,2% dei comuni (3.493) e diminuiscono nel restante 56,8% (4.599).

La popolazione straniera residente in Italia è triplicata, passando da 1.334.889 milioni a 4.029.145 milioni, con una crescita del 201,8%.

Gli incrementi maggiori di popolazione si rilevano nelle regioni del Centro-Nord, soprattutto in Trentino-Alto Adige (+9,5%), Emilia-Romagna (+8,5%), Lazio (+7,6%), Lombardia (+7,4%) e Veneto (+7,3%). Al contrario, nelle regioni del Sud e delle Isole si registrano incrementi lievi (intorno all’1% in Campania, Puglia e Sicilia) e perdite di popolazione (superiori al 2% in Molise, Basilicata e Calabria).

In Italia ci sono più femmine che maschi. I dati Istat indicano 93,7 uomini ogni 100 donne (28.745.507 uomini, 30.688.237 donne), aggiornati al 9 ottobre 2011.