Si aprono squarci di sereno sulla vicenda Italcementi. Ieri, 28 ottobre, si è tenuto il primo incontro tra il governo italiano e il gruppo Heidelberg, che ha acquisito il gruppo. E secondo i sindacati, il Ministero dello sviluppo economico “ha mantenuto gli impegni presi”. 

Il Ministro Guidi ha infatti chiesto alla società tedesca che sta per acquisire il gruppo italiano che permanga la “forte presenza” in Italia e che siano salvaguardate le professionalità esistenti, anche nell’ambito della ricerca e innovazione. Guidi ha anche auspicato un rafforzamento della presenza di Heidelberg nel nostro paese con l’eventuale trasferimento a Bergamo di funzioni centrali aziendali.

In ballo, fanno sapere Feneal, Filca, Fillea, ci sono 2.700 posti di lavoro, ma non c'è un piano industriale definito. Il gruppo tedesco sta analizzando sia gli impianti produttivi, sia le funzioni attualmente in essere nella sede centrale e società collegate di Italcementi attraverso la società di consulenza Boston Consulting.

L'incontro al ministero, però, è stato un passaggio importante. Il risultato è stato ottenuto grazie al tavolo aperto dai sindacati con lo stesso ministro Guidi nel settembre scorso. La proposta era quella di verificare e monitorare le intenzioni di Heidelberg. E così è stato.

Il 2 novembre, ora, si terrà l’incontro con il gruppo Italcementi in merito al piano di riorganizzazione in vista della scadenza al 31 gennaio 2016 della cassa integrazione per riorganizzazione complessa. “Siamo certi - affermano in una nota Feneal, Filca, Fillea - che il confronto tra governo e Heidelber proseguirà attivamente con l’obiettivo di coinvolgere la società tedesca nelle problematiche occupazionali e produttive attualmente in discussione con Italcementi. Chiediamo quindi ai Ministeri competenti, l’attivazione di ammortizzatori sociali straordinari, anche alla lucedella nuove legislazione”.