Mettere gli Rls e i lavoratori dei Servizi al centro del sistema di prevenzione. È questo lo spirito del “Protocollo d’intesa per la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro”, siglato di recente da Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno con il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Azienda sanitaria unica regionale Area Vasta 5. Il protocollo, di validità triennale, restituisce pienamente ai Rappresentanti per la sicurezza l’importanza del ruolo: si prevedono, infatti, la realizzazione di una banca dati degli Rls, aggiornata con i nominativi acquisiti nel corso di qualunque tipo di accesso nelle aziende; l’organizzazione di incontri, nel primo semestre di ogni anno, con Rls e Rlst su temi di loro interesse; l’analisi congiunta sulle azioni realizzate o da attuare nelle imprese in cui gli Rlst esercitano la propria attività. Rls e Rlst, inoltre, avranno un accesso privilegiato allo Sportello informativo istituito presso lo Spsal, che ha il compito di dare assistenza a cittadini, lavoratori e imprese nel campo della sicurezza.

Numerose sono le azioni indicate nell’intesa. Ci sono misure di carattere istituzionale
, come il rafforzamento dell’Organismo provinciale previsto dal Testo Unico sulla sicurezza (decreto 81/2008), con l’importante novità della partecipazione dei sindacati a scopo propositivo e consultivo, o come la messa a regime del “Tavolo delle buone prassi”, nato nel primo semestre del 2014, con un primo compito riguardante le “tecniche di valutazione dell’efficacia della formazione sulle attrezzature da lavoro”. Si prevedono, inoltre, una campagna di sensibilizzazione delle aziende per l’adozione di Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl); azioni specifiche per i settori edile e portuale (con maggiori verifiche sugli appalti), e agricolo (con particolare attenzione alla messa a norma del parco macchine e delle attrezzature); la realizzazione di un vasto programma di seminari e convegni sui principali settori a maggior rischio.

L’ultima parte delle misure programmate, che s’inscrivono pienamente all’interno degli obiettivi del Piano sanitario della Regione Marche, riguarda direttamente la salute dei lavoratori. Sindacati e Spsal intendono attuare la Campagna europea per la prevenzione dello stress lavoro-correlato e delle malattie psicosociali (attraverso azioni di informazione, vigilanza e supporto sanitario); rendere operativo il Piano prevenzione malattie muscolo scheletriche, con la formalizzazione degli ambulatori di medicina del lavoro; omogeneizzare l’attuazione dei progetti collegati con la prevenzione e l’emersione delle malattie professionali, in particolare i tumori.