“Incomprensibile l'entusiasmo del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sui dati diffusi quest'oggi dall'Inps, relativi alla cassa integrazione di marzo. Per tutte e tre le tipologie di cassa - ordinaria, straordinaria, in deroga -, registriamo un aumento progressivo nell'ultimo trimestre (tra gennaio e marzo). Un chiaro segnale di sofferenza da parte delle aziende e delle imprese, che si ripercuote sui lavoratori”. È quanto dichiara il coordinatore nazionale mercato del lavoro della Cgil, Corrado Ezio Barachetti.

Nel dettaglio, il dirigente sindacale evidenzia come nel primo trimestre dell'anno la cigo sia aumentata del 34,5%, in crescita anche la cigs (+16,2%), e la deroga (+ 73,8%). Inoltre, Barachetti denuncia “la parzialità dei dati relativi al ricorso agli ammortizzatori sociali. Mancano quelli sull'utilizzo del fondo d'integrazione salariale, per i quali al 30 marzo, data dell'ultima rilevazione, il 69,5% delle domande non è stato ancora analizzato, mentre risultano respinte o cancellate molte delle domande analizzate, il 43%”.

Secondo il coordinatore nazionale del mercato del lavoro Cgil, “l'insieme dei dati dimostra, da una parte, il perdurare delle crisi aziendali e la necessità di sostenere gli ammortizzatori per una durata maggiore rispetto alle limitazioni imposte dal Jobs act; dall'altra, è evidente che il Fis non funziona, facendo venir meno il diritto all'universalità degli ammortizzatori sociali. Chiediamo riforme puntuali e strutturali, affinché a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori sia garantita la continuità del sostegno al reddito”.