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Un giornata per chiedere “la libertà di movimento dei migranti, per il soccorso e l'accoglienza dei profughi”. È quella che si svolge oggi, venerdì 14 luglio (data simbolo della Rivoluzione Francese, legata alla presa della Bastiglia nel 1789), in tutta Italia per opera della Cgil e di una lunga serie di organizzazioni sociali, movimenti e ong. Presìdi e flash mob sono stati organizzati a Roma (alle ore 18 in largo Sant’Andrea alla Valle), Firenze (alle 19 in piazza Goldoni/Ponte alla Carraia), Cagliari (alle 18 in via Roma), Napoli (alle 18.30 in via Crispi) e Ravenna (alle 20.30 all'Asilo notturno Re dei Girgenti).
“Il 14 luglio la Francia celebra la presa della Bastiglia, simbolo dei valori fondanti del paese: libertà, uguaglianza, fraternità. Valori che si svuotano di senso davanti alle recenti parole e azioni del neo presidente Macron sull’immigrazione” scrivono i promotori in un appello: “Dopo aver respinto – tra il 27 e il 28 giugno scorso – 400 migranti alla frontiera di Ventimiglia, Macron rifiuta un sostegno all’Italia affermando che l’80 per cento delle persone che giungono sulle nostre coste sarebbero dei migranti economici, avvallando l’idea della suddivisione tra ‘buoni’ e ‘cattivi’ migranti. Idea che viene rapidamente ribadita anche da Minniti con l’annuncio dell’apertura di nuovi hotspot e centri per il rimpatrio nell’obbiettivo di facilitare le espulsioni”.
Cgil e altre associazioni rimarcano come il recente summit di Tallin (del 6-7 luglio scorso) abbia evidenziato “il prevalere di egoismi elettorali e calcoli interni, dimostrando l’incapacità di mettere in campo una risposta unitaria e solidale dell’Unione Europea al fenomeno dell’immigrazione, di fronte alle richieste dell’Italia. Un’unità che emerge solo nel criminalizzare chi salva vite umane e nella pericolosa collaborazione con la Libia e i paesi africani”. L’Unione Europea e i governi nazionali, concludono gli organizzatori della giornata di protesta, hanno evidentemente “smarrito il riferimento ai principi veicolati dalla Rivoluzione Francese, che sono alla base della democrazia degli Stati membri e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. L’Europa deve diventare una comunità politica, per costruire ponti e non muri, o non conterà più nulla nel mondo”.
L’iniziativa è promossa, oltre che dalla Cgil, anche da Arci, Legambiente, Slow food Italia, Rete degli operatori e delle operatrici contro i decreti Minniti-Orlando, Forum droghe, Cittadinanzattiva, Cesv, Rete della conoscenza, Acli, L’Altra Europa con Tsipras, Associazione nazionale giuristi democratici, Casa internazionale delle donne, Associazione spazio libero, Associazione transglobal, Concord Italia, Cipsi, Cesue, Cnca, Prc–Se, Aoi, Sinistra Italiana, Fairwatch, Asgi, Transform Italia, Europa in movimento, Comitato verità è giustizia per i nuovi desaparecidos, Istituto di studi sul federalismo e l’unità europea Paride Baccarini, Rete nessuna persona è illegale Cagliari.