Una marcia di solidarietà e uno sciopero unitario dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm. Così a Milano, oggi (19 gennaio), il sindacato è tornato a reclamare con forza più sicurezza sul lavoro e a portare vicinanza ai parenti delle vittime del terribile incidente alla Lamina in via Rho.

Il corteo è partito alle 15,30 da piazza San Babila, per arrivare davanti alla prefettura di corso Monforte. All'iniziativa, afferma Roberta Turi, segretaria generale Fiom Cgil di Milano, hanno partecipato "diverse centinaia di persone. Siamo stati contattati non solo dai delegati delle aziende lombarde, ma da persone che sono venute da tutta Italia per esprimere la loro vicinanza alle famiglie delle vittime e ai lavoratori".

L'obiettivo dei sindacati è mettere sotto la luce dei riflettori i problemi strutturali della sicurezza sul lavoro dopo il gravissimo incidente che ha causato quattro vittime. L'ultimo operaio coinvolto è infatti morto dopo due giorni di ricovero. Al prefetto, Fim, Fiom e Uilm hanno consegnato direttamente le loro richieste, tra le quali c'è l'istituzione di una task force per la prevenzione degli incidenti sul lavoro.
 

Sulla vicenda della Lamina, intanto, indagano carabinieri, vigili del fuoco e tecnici dell'Ast coordinati dai magistrati del dipartimento salute e lavoro della procura. L'inchiesta è stata affidata al pm Gaetano Ruta che ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo plurimo a carico del legale rappresentante dell'azienda. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro preventivo. Le indagini dovranno accertare come mai non sia scattato l'allarme del forno che, grazie a un apposito sensore, avrebbe dovuto segnalare la presenza di livelli di azoto superiori ai normali standard di sicurezza. Nei prossimi giorni è prevista l'autopsia sul corpo delle vittime.

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