Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge “per consentire l’avvio immediato delle bonifiche nelle aree inquinate nel sito di interesse nazionale di Taranto”. Ne dà notizia il governo in un comunicato stampa. Il dl è stato approvato il 3 agosto 2012. “Sono state individuate misure – si legge nella nota - che, attraverso la semplificazione e l’accelerazione delle procedure, rendono rapidamente spendibili le risorse previste dal Protocollo d’intesa del 26 luglio”.

Durante il Consiglio si è ricordato che il CIPE oggi ha deliberato, tra gli interventi di manutenzione straordinaria del territorio, misure per il risanamento ambientale e la riqualificazione di Taranto, in particolare del quartiere di Tamburi.

“Come ha sottolineato il Ministero della salute, il sito di Taranto è stato incluso nel Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento”. Nel 2009, informa sempre il governo, “il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie ha finanziato un ulteriore progetto, avviato nel 2010 ed ancora in corso, relativo alla “Sorveglianza epidemiologica di popolazioni residenti in prossimità di siti contaminati”, coordinato dall’Istituto superiore di sanità”.

L'Ilva di Taranto "ha accolto il mio invito a superare i contenziosi per avviare un tavolo tecnico e cominciare a lavorare e trovare soluzioni tecnologiche più adeguate". Lo ha affermato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, uscendo dal Cdm. Clini ricorda che il tavolo tecnico "comincerà a lavorare lunedì a Bari". Secondo il ministro il decreto permetterà di "semplificare le procedure per fare in modo che gli interventi approvati siano attuati in tempi certi". Le risorse previste "sono 336 milioni di euro".

"Spero che in una settimana il tavolo tecnico individui le soluzioni tecnologiche" per ridurre le emissioni. Un'intesa che "vincoli l'Ilva a rispettare gli impegni. Questo è un modo di lavorare europeo e l'Ilva e' una grande azienda".Clini ha spiegato che l'Ilva riceverà fondi pubblici solo se introdurrà innovazioni tecnologiche, e non per mettersi in regola con i limiti imposti dalla legge. "Gli investimenti delle imprese per obblighi di legge e prescrizioni sono a carico delle imprese stesse – ha detto Clini -. Solo in caso di iniziative sull'innovazione tecnologica c'è la possibilità di accedere a un cofinanziamento. Se l'Ilva ci porterà un progetto saremo lieti di esaminarlo”.