L'Alcoa annuncia l'abbandono definitivo dello stabilimento di Portovesme, i sindacati non ci stanno e insorgono: gli impianti non si toccano, fanno sapere i metalmeccanici sardi. Intanto Glencore, il possibile acquirente, prende tempo dopo mesi di trattativa. L'annuncio sulla dismissione è arrivato ieri sera: un comunicato firmato da Bob Bear, vice presidente di Transformation di Alcoa, ha reso noto che che la società ha intenzione di "avviare le attività propedeutiche alla riqualificazione del sito di Portovesme per lo sviluppo di nuove opportunità di business".

La decisione, spiega la nota aziendale, è stata presa "dopo aver constatato l'impossibilità di trovare un acquirente per lo smelter. Abbiamo collaborato quasi quattro anni con il governo italiano per trovare un acquirente idoneo per lo stabilimento -prosegue -, l'obiettivo adesso è proseguire con l'adempimento dei nostri obblighi e preparare il sito per attrarre nuovi business e creare opportunità di lavoro". L'azienda americana aggiunge: "A partire dall'interruzione dell'attività produttiva, considerevoli sforzi sono stati compiuti per trovare un acquirente idoneo, ma le condizioni del mercato dell'alluminio non l'hanno consentito".

Il ministero: annuncio inopportuno, incontro a settembre
Un annuncio "inopportuno" secondo il ministero dello Sviluppo economico. Il prossimo incontro sul futuro del sito è già stato convocato per inizio settembre."In riferimento al comunicato stampa odierno di Alcoa - così in una nota -, il ministero precisa che il ministro Carlo Calenda ha convocato già nelle scorse settimane un incontro con i vertici della società americana. L'incontro, che servirà a fare il punto della situazione, è previsto nella prima settimana di settembre".

Fiom: Glencore faccia chiarezza subito
"Invitiamo Glencore a comunicare immediatamente e una volta per tutte se acquisirà o meno lo stabilimento". Lo afferma all'Ansa Bruno Usai, della Rsu di Alcoa e della segreteria della Fiom del Sulcis. E il 5 settembre, giorno fissato a Roma per l'incontro al ministero, "ci aspettiamo di sapere proprio questo dal governo, se finalmente Glencore ha sciolto le sue riserve". Perché, in caso contrario, spiega l'esponente della Rsu, "ci sono le condizioni per offrire il pacchetto ad altre società. Bisogna fare presto, entro dicembre molti altri operai usciranno dalla mobilità". Quanto alla decisione di Alcoa di abbandonare Portovesme, i metalmeccanici non sono stupiti: "Da quattro anni - spiega Usai - dichiara di voler andare via dall'Italia, siamo stati noi a impedirglielo con manifestazioni e pressioni continue su Regione e governo". Fino a ieri. E a questo punto, si augura il sindacalista, "speriamo che la dichiarazione della multinazionale Usa serva ad accelerare i tempi in vista di una soluzione". 

Sulla stessa linea gli altri sindacati delle tute blu. Rino Barca, segretario della Fim Cisl del Sulcis, ha dichiarato: "Non permetteremo a nessuno di  mettere le mani sullo stabilimento prima di una soluzione positiva della vertenza". Venerdì 26 si riunisce il coordinamento sindacale per fare il punto e definire le azioni future.

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