Rovigo, Cagliari, Pescara, Roma, Ascoli Piceno. E non solo. Sono tanti i punti vendita Auchan e Simply chiusi in tutta Italia per lo sciopero dei lavoratori di oggi, 23 dicembre. La protesta, che va avanti da più di 6 mesi, vuole riportare l’attenzione della dirigenza Conad sulla fase di passaggio alla nuova azienda, nella quale perderanno il posto di lavoro più di 3 mila persone, senza tener conto dei lavoratori dell’indotto.

“Come si fa ad andare in un’impresa con centinaia di lavoratori dislocati nella logistica, nelle sedi, nei supermercati, negli ipermercati, dichiarare tremila esuberi lanciando nel panico le persone, senza fare chiarezza su qual è piano di riorganizzazione?” Lo ha detto Alessio Di Labio, segretario della Filcams nazionale, dal presidio di Milano davanti alla sede della Regione Lombardia.

Una trattativa difficile, più volte interrotta a causa della rigidità dell’impresa decisa a mettere in atto il rilancio di Auchan prendendo in considerazione sono la parte considerata "sana" dell’azienda, senza tener conto delle conseguenze per le migliaia di lavoratori e il loro futuro occupazionale.

“Lo sciopero di oggi, i negozi chiusi, la partecipazione nelle piazze, obbligano Conad e le istituzioni ad aprire un tavolo di trattativa vero. Atti di fiducia non ne facciamo”, conclude il sindacalista della Filcams: “Se a loro interessa salvare solo immobili e business, noi continueremo a stare dall’altra parte del tavolo e contro questa operazione”.