In data odierna, lunedì 18 febbraio, si è svolto il previsto incontro tra il coordinamento delle Rsu e i sindacati con la direzione di Holcim Italia. "Abbiamo avanzato le nostre osservazioni al loro documento di programmazione industriale – dicono Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Lombardia –, evidenziando i temi che a nostro avviso non compiutamente affrontati nel documento e consistono nello spegnimento del forno di Merone, considerato l’andamento del mercato, la decisione finale deve essere presa al termine degli ammortizzatori sociali che si individueranno".

Circa il rapporto tra risorse e tempo, "Dodici milioni di investimento per cinque anni sono esigui – precisano i sindacati delle costruzioni – per traguardare la presenza del gruppo multinazionale in Italia, e soprattutto queste risorse si prevede di investirle nel biennio 2013-2014. Sulla ricerca, si deve invece definire che la Holcim Italia si renda disponibile a sperimentare prodotti e servizi nuovi verso la clientela in modo che il nostro territorio si caratterizzi per un notevole tasso di innovazione.

Per quanto riguarda la riduzione dei costi, poi, dobbiamo comprendere su quali costi 'strutturali' l’azienda ha intenzione di agire, perché non può essere solo il costo del personale che si riduce. Sulla squadra unica di manutenzione, inoltre, abbiamo chiesto il perimetro in cui agisce, le professionalità di cui sarà composta e quali livelli di internalizzazione potrà sviluppare. Infine, a proposito di fabbisogni occupazionali, serve comprendere quali e quante professionalità necessitano nei luoghi dove l’azienda intende investire, perché sono utili alla riduzione del numero degli esuberi".
 
Oggi pomeriggio si è avviato il percorso degli incontri tecnici tra direzione aziendale, Rsu e sindacati territoriali, entrando nel merito dell’organizzazione del lavoro della nuova struttura produttiva di Holcim Italia. Il 28 febbraio le parti si scambieranno le reciproche posizioni sul lavoro svolto in questi giorni.