"In Parlamento siamo aperti alla discussione su tutto". Così il ministro dell'Economia,Vittorio Grilli, oggi (17 ottobre) parlando a margine di un'audizione, risponde sull'ipotesi di poter rivedere la retroattività delle detrazioni fiscali.

Un'apertura quella del titolare del dicastero, che arriva dopo le polemiche tra governo, forze politiche e sociali sulla legge di stabilità. "Si dovrà fare una scelta - ha aggiunto Grilli -, il Parlamento può prendere una decisione diversa". In ogni caso, lo stesso ministro ha sottolineato che "non potevamo rinunciare a introdurre" l'intervento retroattivo sulle agevolazioni fiscali.

"In caso contrario - a suo avviso - sarebbe mancato nel 2013 circa un miliardo di copertura. Voleva dire rinviare l'intero intervento sul secondo scaglione Irpef al 2014. Abbiamo preferito non farlo". Il Parlamento comunque può intervenire.

Il ministro ha riservato anche una battuta sull'Iva. "Abbiamo un sacco di lavoro da fare, mai dire mai". Così ha risposto a chi gli chiedeva se il governo avesse accantonato l'ipotesi di sterilizzare totalmente l'aumento dell'Iva. "Per ora abbiamo ridotto di un punto - a suo avviso -, partirà dal primo luglio e per ora questo è quello che siamo riusciti a fare. In questo momento dobbiamo lavorare sulla legge di stabilità così com'è".