Migliaia di lavoratori delle zone colpite dal terremoto dello scorso maggio rischiano di non vedere neppure un centesimo nella prossima busta paga. Il 16 dicembre scade infatti la moratoria fiscale e le aziende dovranno sottrarre ai propri dipendenti i contributi che erano stati sospesi dopo il sisma. Per questo la Cgil (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) sarà in presidio martedì dalle 10 davanti al Parlamento, insieme ad altre associazioni. "Vogliamo pagare, ma fateci respirare", afferma il sindacato. La richiesta è mantenere il provvedimento di sospensione fiscale fino a giugno 2013 e nel frattempo studiare un sistema di restituzione più equo, sulla scia di quanto accaduto in altre zone colpite da calamità naturali come l'Aquila.

Domani si tiene una riunione in casa Cgil per fare il punto sulla trattativa per la produttività che si è conclusa la settimana scorsa con l'accordo separato. Prosegue, nel frattempo, il negoziato tra Federmeccanica e sindacati (Fiom esclusa) sul contratto dei metalmeccanici. E mercoledì a Palazzo Vidoni si terrà un nuovo incontro al ministero della Funzione pubblica sul precariato nella pubblica amministrazione. Quello precari pubblici - circa 230mila secondo i calcoli della Cgil - "è un problema che verrà affrontato in maniera diversa a seconda dei settori, non possiamo, come qualcuno ha suggerito, procedere a una specie di stabilizzazione di massa", fa sapere il titolare del dicastero Filippo Patroni Griffi.

Martedì mattina a Genova lo sciopero dei metalmeccanici ribadire il no alla vendita del ramo civile di Finmeccanica. Il corteo unitario partirà alle 8.30 da Ansaldo Energia per raggiungere Sts e marciare alla volta del consiglio regionale, dove è previsto una seduta straordinaria Regione-Comune. Bisogna invece attendere fino a mercoledì per scoprire quale futuro in Italia attende il gruppo Azimut-Benetti, la più grande azienda privata del settore nautico al mondo con 2.000 dipendenti nel nostro paese, dopo l'annuncio della chiusura dello stabilimento di Gropparello (Piacenza) e il taglio di 350 posti unità ad Avigliana (Torino). Se ne parlerà in un incontro convocato al ministero dello Sviluppo, durante il quale i sindacati chiederanno al governo di convincere la multinazionale a fare un passo indietro.

Due convegni da segnalare. Si apre oggi a Roma, in piazza dell'Enciclopedia italiana. il Forum 'La classe dirigente pubblica' organizzato dalla casa editrice Ediesse (col ministro Filippo Patroni Griffi che interviene in una tavola rotonda domani alle 14.30). Sempre nella Capitale, martedì in via Panisperna 28 c'è il convegno dell'Ilo "La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro: le analisi e le proposte di Cgil, Cisl e Uil", con Susanna Camusso, segretario generale Cgil, il ministro del Lavoro del Elsa Fornero e la responsabile degli Affari interni, Annamaria Cancellieri.

(a cura di Maurizio Minnucci)