Carta dei diritti

L'evento più importante della settimana riguarda la Carta dei diritti universali del lavoro ed è in programma oggi, 21 marzo. Dopo migliaia di assemblee con i lavoratori in tutta Italia, infatti, si è ormai conclusa la consultazione straordinaria della Cgil, che ha incontrato i suoi iscritti per discutere del testo redatto dalla confederazione, si è conclusa la prima fase dell'iniziativa. Oggi inizia ufficialmente la fase due, con il direttivo del sindacato che deciderà il programma generale che porterà alla raccolta di firme necessarie ad avanzare la proposta di legge di iniziativa popolare e alle 12, la conferenza stampa sull'esito della consultazione straordinaria a cui partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. L’obiettivo è quello di raccogliere milioni di firme, come ha ribadito la stessa Camusso la scorsa settimana nel corso di un’assemblea a Roma con i lavoratori precari organizzata dal Nidil.

Contrattazione 

Terzo incontro, il 22 marzo, tra sindacati e Confapi sul nuovo modello di relazioni industriali. Le parti hanno confermato la volontà di arrivare a un'intesa nel breve periodo", dopo i due incontri precendeti il 14  e il 3 marzo scorsi. Il 22 si affronteranno i temi del modello contrattuale, con particolare riferimento al secondo livello anche in relazione al decreto sulla detassazione, e della bilateralità". Confapi è stata la prima organizzazione datoriale ad aver avviato una discussione sulla piattaforma unitaria.

Vertenze

Italcementi, il 21 marzo è sciopero a Bergamo. Nuovo sciopero, dopo quello del 30 ottobre scorso: l’astensione dal lavoro è di quattro ore, le ultime della giornata. I sindacati sono preoccupati dal processo d'acquisizione di Italcementi da parte di Heidelberg Cement, che potrebbe concludersi già a giugno portando uno smantellamento della presenza di Italcementi a Bergamo. “Alle proposte formulate dal sindacato e presentate sia al Governo che all’azienda, finora non è stata data alcuna risposta”, affermano i sindacati in una nota. Il timore è che l’acquisizione impoverirà ulteriormente il nostro Paese di asset strategici, disperdendo le  professionalità presenti in azienda.

Si fa sempre più fosco anche il futuro per gli operatori Almaviva Contact di Palermo. Lunedì scorso c'è stato l’addio alla storica sede di via Marcellini e per stamattina, 21 marzo, alle 12 sono stati convocati i sindacati per “comunicazioni aziendali”. I lavoratori temono possa riguardare l’avvio delle procedure di mobilità. Su circa 5 mila dipendenti del sito palermitano, infatti per 1700 di loro già da tempo in cig e ora si parla di esuberi.  Ma i licenziamenti potrebbero essere circa 2900 in tutta Italia. Ormai la proprietà non dà sue notizie da più un mese e i timori sono che l'azienda voglia abbandonare completamente la Sicilia e Palermo.

Sempre oggi, in Sardegna è prevista una riunione nella sede della Regione, all'assessorato al lavoro, per fare il punto sulle Politiche attive per il lavoro”. La riunione tra sindacati e Assessorato era fissata per mercoledì scorso, 16 marzo, ma è saltata ed è riconvocata per oggi. Alla Regione la Cgil chiede “di rispettare gli impegni presi a novembre, soprattutto in riferimento alla convocazione del tavolo su lavoro e sviluppo. 

La produzione è quasi ferma e i dipendenti sono in cassa integrazione invece alla Mv Agusta di Varese, dove sempre oggi, 21 marzo, ci sarà un incontro tra la proprietà e i sindacati. Dopo l’incontro di gennaio in cui la famiglia Castiglioni, azionista di maggioranza, ha annunciato la necessità di una ristrutturazione, è seguita la cassa integrazione. I sindacati oggi chiederanno di vedere i conti del 2015 per capire l’entità dell’intervento necessario per sostenere il piano industriale.

Regione Umbria e comune di Terni, sindacati e l'azienda Ast sono stati convocati per il 22 marzo alle ore 11, a Roma, dal Ministero dello sviluppo, per fare il punto sullo stato degli impegni assunti nell'accordo e verificare l'andamento dell'azienda e sapere se ThyssenKrupp intende vendere oppure no oltre a chiarire le politiche commerciali. Per i sindacati bisogna acquisire ordini per saturare gli impianti ed evitare la cassa integrazione che potrebbe essere utilizzata, se questi sono i livelli produttivi, in alcuni reparti, entro la fine del mese. Le organizzazioni sindacali hanno firmato il rinnovo della cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato con lo scopo di gestire le eventuali fermate per scarico produttivo. Il nuovo accordo prevede l'utilizzo di 13 settimane di cassa per 700 lavoratori di tutta l'Ast con gli stessi criteri fino ad oggi utilizzati

Il 23 marzo l’incontro al Mise anche tra i i sindacati della Piaggio Aerospace di Genova e il ministero che era previsto due settimane fa per discutere della vertenza aperta dopo decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione circa 200 dipendenti degli stabilimenti di Villanova d’Albenga e Genova Sestri Ponente.Ci potrebbe essere una nuova ondata di cassa anche per il mese di aprile, ma il problema è a questo punto è soprattutto il futuro a lungo termine visto che da gennaio Piaggio dovrà cominciare a saldare il debito con le banche, che ammonta a circa 195 milioni. C'è il rischio di uno spacchettamento dell’azienda o una modifica del piano industriale perché ci sono da salvare 1307 posti di lavoro.

Fim, Fiom e Uil di Kme hanno annunciato, sempre per il 23 marzo, un primo pacchetto di 12 ore di sciopero, di cui quattro ore di sciopero generale di tutti i siti di Kme. Altre 8 ore di stop saranno stabilite in data da definire per una manifestazione di tutti i lavoratori a Firenze. Proclamato, inoltre, lo sciopero degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità. Dopo mesi e mesi nei quali le i sindacati e i lavoratori hanno studiato nel dettaglio i molteplici progetti che via via l'azienda ha presentato e non sono mai arrivati a una definizione concreta, adesso si arriva allo sciopero. Nel'ultimo incontro l'azienda aveva annunciato la non riaccensione del forno verticale Asarco di Fornaci di Barga, nonostante le assicurazione date in via informale. Di qui la mobilitazione.  

Legalità

Mafie, sindacati in piazza con Libera il 21 marzo. Cgil, Cisl e Uil sono in piazza a Perugia per ricordare le vittime innocenti delle mafie. “La Giornata della Memoria e dell’impegno”. Un’occasione per fare rete e ricordare insieme tutte le persone, tra le quali anche tanti sindacalisti, che hanno dato la vita per combattere il potere mafioso in tutte le sue forme”

Si terrà invece martedì 22 marzo alle ore 9.30 a Roma, presso l'Auditorium di via Rieti 11, l'iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil dal titolo 'Nuovo codice degli appalti: diritti, lavoro trasparenza. Dalla legge delega ai decreti attuativi'. Sarà l'occasione per discutere del sistema degli appalti pubblici che genera il 15% del Pil. Per i sindacati “è essenziale una nuova legislazione in grado di esaltare la centralità dei diritti del lavoro, della crescita occupazionale e dello sviluppo del Paese, in un contesto di regole improntate alla valorizzazione della trasparenza e del contrasto efficace alla corruzione e alla penetrazione delle mafie”. Il dibattito, che sarà concluso dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Parteciperanno: Adolfo Candia (Anac), i senatori Andrea Cioffi, Stefano Esposito, Altero Matteoli e Riccardo Nencini, le onorevoli Raffaella Mariani e Serena Pellegrino.