Per la crisi al Giornale di Sicilia si cerca una soluzione. Si tiene infatti oggi (lunedì 16 maggio) a Palermo un incontro tra azienda e sindacati per scongiurare i 20 licenziamenti proposti dall’editore nei reparti poligrafico e amministrativo. Una decisione presa nell’ambito di un più vasto e pesante piano di riorganizzazione del quotidiano, ma fortemente contestata da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno indetto già da tre settimane lo stato di agitazione del personale e organizzato due scioperi il 23 e il 24 aprile (all’interno di un pacchetto di dieci giornate di astensione dal lavoro).

“Non siamo d’accordo con la strada intrapresa dall’azienda” ha spiegato qualche giorno fa il segretario Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso, ricordando che “tutti i quotidiani stanno vivendo un momento di crisi e di forte ristrutturazione tecnologica”. I sindacati sono convinti che “un quotidiano come il Giornale di Sicilia abbia per le sue caratteristiche ancora grandi potenzialità per arginare la crisi in modo diverso”. Maurizio Rosso sottolinea che “c’è una trasformazione in corso dalla carta stampata alle piattaforme multimediali. Proprio per questo chiediamo all’azienda di continuare a investire in nuove tecnologie e alle istituzioni di intervenire per aiutare la testata a restare competitiva, puntando su sviluppo, ricerca e formazione”.