Mentre rimane ancora drammaticamente aperta la vicenda dei circa 400 licenziati della commessa Poste per i quali non si intravede un futuro chiaro e sui quali il silenzio di Poste italiane è ormai imbarazzante, i lavoratori che ancora rimangono in forze su Gepin Contact "sembra si stiano incamminando, loro malgrado, su una strada simile". E anche qui "dobbiamo stigmatizzare con amarezza il ruolo, tutt’altro che edificante, che stanno giocando importanti committenti pubblici, a partire dalla Motorizzazione Civile, commessa sulla quale lavora ancora una parte importante di queste lavoratrici e lavoratori”.Così una nota di Slc Cgil Roma e Lazio.

“Dopo l’ennesimo cambio azionario ed un passaggio di mano ancora tutto da chiarire, l’unica cosa certa è che queste lavoratrici e l questi lavoratori non percepiscono stipendi da mesi oltre ad avere ancora scoperte molte altre pendenze di carattere economico”.

“E’ urgente - dunque - che tutte le amministrazioni pubbliche interessate, continuando Gepin ad essere inadempiente verso i propri dipendenti,  sospendano i pagamenti verso quel che resta dell’azienda e si  attivino subito per assicurarsi che i lavoratori ricevano direttamente quanto loro dovuto – prosegue la nota. E’ altrettanto urgente che sempre queste amministrazioni si attivino per verificare la migliore strada per garantire a questi lavoratori un più sicuro futuro lavorativo".

“Sarebbe davvero inaccettabile, per non dire scandaloso, se ancora una volta da amministrazioni pubbliche venisse verso il mondo dei call center un segnale di totale disinteresse e deresponsabilizzazione", conclude.