Assemblea pubblica, questa mattina a Genova, delle lavoratrici e dei lavoratori del Mibac – il ministero per i Beni e le Attività culturali –, che in Liguria conta circa quattrocento dipendenti. Nel corso dell’iniziativa, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal, Unsa, Ugl, Intesa è stato effettuato un volantinaggio informativo in via Balbi. Al centro della discussione, ricorda una nota sindacale, “la riorganizzazione di un settore alla deriva e oggetto di tagli che hanno prodotto ripercussioni anche sulla dotazione organica”.

Nell’ambito dell’iniziativa sono state illustrate le criticità legate alla Biblioteca universitaria, al Laboratorio di restauro integrato di Palazzo Reale, all’Archivio di Stato di Genova e ai siti museali statali della Liguria. E, insieme, le più immediate cause di disagio per i lavoratori: le mancate progressioni economiche; il blocco del pagamento del salario accessorio; i buoni pasto non ancora corrisposti; la mancata registrazione, da parte degli organi di controllo, dell’accordo sull’innalzamento del grado di copertura dei festivi dal 30 al 50 per cento – che, recita il comunicato sindacale “mette a serio repentaglio la fruizione dei luoghi della cultura proprio nei momenti di maggiore richiesta” –.

I siti museali statali, da Luni ai Balzi Rossi, passando per Palazzo Reale e la Galleria nazionale di Palazzo Spinola presentano situazioni molto difficili, sia per la manutenzione ordinaria, ormai ridotta al lumicino, che per la carenza di organico – mentre la Funzione pubblica dichiara per il ministero 272 esuberi –.

Come se non bastasse, conclude la nota, “le organizzazioni sindacali e le Rsu devono agire in un quadro di delegittimazione del contratto integrativo che impedisce di fatto l’esercizio della rappresentanza negoziale ai vari livelli di confronto previsti dal vigente sistema delle relazioni sindacali”.