La Funzione pubblica Cgil Lombardia denuncia la gravissima situazione che si sta creando nell’ambito della formazione professionale pubblica. Nonostante il progetto di legge approvato a fine dicembre dalla Giunta, in attuazione della legge 56/2014, confermi la delega della formazione alle Province e alla città metropolitana, la Regione Lombardia, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, sta procedendo a tagliare i finanziamenti agli ex Cfp, oggi prevalentemente aziende speciali pubbliche per la formazione.
 
“Questo va in contrasto con il protocollo d’intesa tra Regione, Rsu e sindacati regionali di categoria, siglato il 10 ottobre 2001, all’atto del trasferimento delle competenze in materia di formazione professionale dalla Regione alle Province – afferma Mavì Gardella, segretaria della Fp lombarda –. E la Regione non ha mai risposto alle successive richieste d'incontro presentate dalle parti sociali”.
 
Dunque, la Regione non opererà più il trasferimento delle risorse necessarie al pagamento dei lavoratori, poco più di 470, dai 743 che erano prima dei progressivi pensionamenti. La delibera di rimodulazione dell’impianto finanziario per l’anno formativo 2015/16 dovrebbe essere approvata entro la prossima settimana. “Tutto questo, nonostante la formazione professionale pubblica in Lombardia abbia raggiunto livelli di eccellenza, garantendo particolare attenzione anche ai diversamente abili. Chiediamo il rispetto degli accordi sottoscritti e adeguate risorse per la formazione”, conclude Gardella.